Mercati – Raffica di vendite in Europa, Piazza Affari a -1,9%

Mattinata negativa per le borse dopo il nulla di fatto del Consiglio europeo che ha rinviato di due settimane le decisioni sulle misure per contrastare l’impatto del coronavirus.

A Milano il Ftse Mib arretra dell’1,9% restando poco sopra quota 17 mila punti, seguito dal Dax di Francoforte (-2,1%), l’Ibex 35 di Madrid (-2,4%), il Cac 40 di Parigi (-3,1%) e il Ftse 100 di Londra (-3,8%).

In calo di oltre due punti percentuali anche i futures sugli indici di Wall Street, per i quali si preannuncia un avvio sottotono dopo il recupero delle ultime tre sedute.

Gli stimoli annunciati negli ultimi giorni hanno permesso alle borse internazionali di riprendere parzialmente fiato dopo i crolli delle settimane precedenti. Tuttavia spaventa la diffusione del virus, con oltre 530 mila contagi e 24 mila decessi nel mondo, mentre le misure di isolamento e le chiusure forzate delle attività continuano a frenare la crescita.

Ieri il G20 ha deciso di iniettare più di 5 mila miliardi di dollari nell’economia mondiale per contrastare gli effetti della pandemia, mentre in Europa non si è ancora trovato un accordo sugli strumenti per affrontare la crisi in modo coordinato. I contrasti hanno riguardato la bozza di comunicato, bocciata dall’Italia, e la proposta sui ‘coronabond’, su cui si sono dichiarati contrari Germania, Olanda, Austria e Finlandia.

Dall’agenda macro sono giunti i dati sulla fiducia dei consumatori di Italia e Francia, entrambe in calo a marzo, mentre a fine mattinata dagli Usa si attendono le variazioni di reddito e spesa personali di febbraio.

Sul Forex l’euro/dollaro si stabilizza in area 1,10 mentre il cambio fra biglietto verde e yen scivola a 108,9.

Tra le materie prime l’oro viaggia a 1.624 dollari l’oncia, mentre per quanto riguarda le quotazioni del greggio il Brent (-1,4%) arretra a 26 dollari e il Wti (+0,4%) sale a 22,7 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa 18 bp a 175 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo all’1,31 per cento. Intanto nell’asta dei Bot semestrali da 7 miliardi il rendimento è salito 0,055% da -0,287% di fine febbraio, toccando il massimo da fine dicembre 2018.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib gli acquisti premiano soprattutto Hera (+2,9%) seguita da Exor (+1,1%). In rosso banche e finanziari, in coda al listino principale si colloca Ferragamo (-6%).