Utility – Quest’anno minori benefici dall’ora legale

Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo in Italia torna l’ora legale, che sarà in vigore per i prossimi sette mesi e da cui si attendono benefici per il sistema elettrico.

Benefici che nel 2019, secondo quanto rilevato da Terna, hanno determinato un risparmio pari a 505 milioni di kWh, equivalente al consumo medio annuo di elettricità di circa 190 mila famiglie.

Il tutto si è tradotto in un risparmio economico pari a circa 100 milioni di euro e, dal punto di vista ambientale, in minori emissioni di CO2 in atmosfera per 250 mila tonnellate.

Il beneficio nel 2020, tuttavia, potrà essere influenzato dalla riduzione dei consumi registrata in questo periodo di chiusura delle attività per effetto dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

Complessivamente, dal 2004 al 2019 il minor consumo di elettricità per l’Italia dovuto all’ora legale è stato di circa 9,6 miliardi di kWh (quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di una regione come la Sardegna) e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di oltre 1,65 miliardi.

Nel periodo primavera-estate i mesi che segnano il maggior risparmio energetico sono aprile e ottobre. Spostando in avanti le lancette di un’ora si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento.

Nei mesi estivi l’effetto ‘ritardo’ nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate e fa registrare valori meno evidenti in termini di risparmio elettrico.