Il Gruppo Maps ha chiuso il 2019 con un valore della produzione pari a 18,6 milioni, in aumento del 17,2% rispetto al full year 2018.
Il totale dei ricavi ammonta a 17 milioni (+13,8%) di cui il 23% relativo a canoni ricorrenti, con un’incidenza superiore rispetto al 18% registrato nel 2018.
L’Ebitda riporta un incremento del 27,2% a 3,8 milioni, con un Ebitda margin del 22,2% (19,9% nel 2018).
L’utile netto del 2019 è pari a 2 milioni, in aumento del 19,8% rispetto al 2018, dopo un saldo della gestione finanziaria positivo per 0,55 milioni, per effetto principalmente dei proventi finanziari (0,66 milioni) derivanti dal decremento del valore dell’opzione Call sul 30% di MAPS Healthcare.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 è pari a 4,4 milioni, rispetto a 3 milioni di fine 2018.
Incidono i debiti finanziari (1,8 milioni) derivanti dall’applicazione dell’IFRS 16, il debito per l’esercizio dell’opzione put&call relativa alla quota del 30% di MAPS Healthcare e i costi connessi alle operazioni straordinarie del 2019 (quotazione sul mercato AIM Italia e acquisizione di Roialty e relativo debito). Poste parzialmente bilanciate dall’aumento di capitale per la quotazione (3 milioni) e l’aumento di capitale successivo alla prima finestra di conversione dei warrant.
Nel 2020 le risorse finanziarie raccolte nel 2019 saranno investite in M&A, nell’evoluzione di soluzioni già in portafoglio, nella creazione di nuove soluzioni inerenti alla gestione del dato e nel potenziamento dell’area sales.
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