Mercati – Europa in miglioramento ma prevale l’incertezza, Milano sulla parità

Le borse europee viaggiano al di sopra dei minimi di giornata ma ancora perlopiù in rosso, mentre i futures di Wall Street si portano in territorio lievemente positivo.

A Piazza Affari il Ftse Mib ha annullato le perdite e oscilla intorno alla parità in area 16.840 punti, seguito dal Dax di Francoforte (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,8%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1%).

I mercati continuano a scontare la diffusione del coronavirus e i suoi impatti sull’economia. Il computo globale dei contagi ha superato quota 720 mila, con oltre 34 mila decessi e un incremento preoccupante negli Stati Uniti che ha portato il presidente americano Donald Trump a prolungare fino a fine aprile le misure di contenimento dell’epidemia, precedentemente previste fino a Pasqua (12 aprile).

Riflettori puntati anche sull’Europa, dopo il rinvio delle decisioni sui provvedimenti da adottare per fronteggiare la crisi avvenuto la scorsa settimana. Secondo il commissario UE agli Affari economici, Paolo Gentiloni, la divisione tra i Paesi membri può essere superata partendo dagli obiettivi comuni da finanziare e dialogando con la Germania.

Sul fronte delle banche centrali, l’istituto cinese ha tagliato il tasso repo a sette giorni al 2,2%, minimo degli ultimi cinque anni, mentre la Bce ha chiesto alle banche dell’Eurozona di non pagare dividendi e di non procedere a buyback almeno fino a ottobre, utilizzando gli utili per sostenere l’economia colpita dalla pandemia.

Sul Forex l’euro/dollaro cala a 1,107 mentre il cambio tra biglietto verde e yen rimane poco mosso a 107,7.

Tra le materie prime arretrano ancora le quotazioni del greggio, appesantite dalle prospettive di recessione e dallo scontro fra Arabia Saudita e Russia, con il Brent (-7,2%) a 23,2 dollari e il Wti (-3,5%) a 20,8 dollari, mentre l’oro viaggia a 1.622 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 193 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,4%.

Tornando a Piazza Affari, arretra Unicredit (-6%) dopo aver fermato il pagamento della cedola e il piano di buyback. Sottotono anche Banca Mediolanum (-5%), mentre avanzano Diasorin (+4%) e Cnh (+3,4%).