Clabo (Aim) – Fatturato a 49 milioni nel 2019

Il Cda ha approvato i risultati dell’esercizio 2019. Il fatturato è aumentato del 10,5% a 49 milioni, grazie alle buone performance realizzate sui mercati Usa & Canada, Italia e Europa.

L’Ebitda adjusted, che non include costi straordinari per complessivi 0,4 milioni, aumenta dell’1,5% a 6,8 milioni, con un Ebitda margin adjusted pari al 12,4% (+90 punti base). ,

L’Ebit Adjusted è invece in calo del 22,2% a 2,1 milioni, dopo ammortamenti saliti del 35,3% a 4,6 milioni, determinati da maggiori investimenti per 0,4 milioni e dalla prima applicazione nel 2019 dell’IFRS16 per 0,8 milioni.

L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 0,3 milioni (0,2 milioni nel 2018), dopo oneri non ricorrenti per 0,4 milioni (1,3 milioni nel 2018), oneri finanziari netti e differenze su cambi per 1,9 milioni e un recupero di imposte netto per 0,4 milioni.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 è pari a 29,3 milioni, rispetto ai 23,9 milioni a fine 2018. L’indebitamento finanziario netto adjusted, al netto dell’effetto della applicazione del nuovo IFRS 16, è invece pari a 27,1 milioni, comunque aumentato rispetto al 2018 per gli investimenti, il pagamento di oneri correlati all’acquisizione di HMC e l’aumento delle rimanenze.

Per l’esercizio 2020, dopo i primi due mesi soddisfacenti, si stima per la capogruppo a marzo un calo di fatturato e ordinativi nell’intorno del 60%, per via della progressiva chiusura dei locali per l’emergenza sanitaria. Difficile comunque stimare l’impatto sui conti a fine 2020.

La società sta inoltre predisponendo un “Recovery Plan”, al fine di minimizzare l’impatto Covid-19 sugli equilibri aziendali e poter permettere la successiva piena ripartenza dell’attività produttiva.

Il Cda non proporrà ai soci alcun dividendo.

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