Intesa SP – A ottobre si valuterà se distribuire parte delle riserve, capitale eccedente a 19 mld

La mancata distribuzione del dividendo da parte di Intesa Sanpaolo ha l’effetto di rafforzare ulteriormente la già solida situazione patrimoniale. La banca stima che le riserve eccedenti rispetto ai requisiti patrimoniali siano pari a 19 miliardi.

Per questo l’istituto si riserva di convocare a ottobre, dopo il termine fissato dalla BCE per il blocco del pagamento dei dividendi, un’assemblea per procedere alla distribuzione di parte delle riserve entro il 2020.

Il taglio della cedola porta il coefficiente patrimoniale CET1 ratio pro-forma a regime al 15,2%, superiore di circa 5,8 punti percentuali al requisito SREP comprensivo del combined buffer e con un capitale eccedente il requisito per oltre 16,5 miliardi, in aumento dal 14,1% (superiore di circa 4,6 punti percentuali al requisito SREP comprensivo del combined buffer e con un capitale eccedente il requisito per oltre 13 miliardi).

L’ampiezza del margine rispetto al requisito non tiene conto delle novità regolamentari introdotte dalla BCE a decorrere dal 12 marzo scorso, che permettono di non rispettare il combined buffer e prevedono che il requisito di Pillar 2 venga rispettato utilizzando parzialmente strumenti di capitale diversi dal CET1.

Tenendo conto di quest’ultima novità e delle contestuali revisioni del Countercyclical Capital Buffer da parte delle competenti autorità nazionali nei vari Paesi in cui è presente il gruppo, il predetto ammontare di capitale CET1 eccedente il requisito aumenterebbe a circa 19 miliardi.

Intesa Sanpaolo ricorda che la Banca Centrale Europea ha precisato che valuterà se la sua raccomandazione riguardante la politica dei dividendi si estenderà oltre la data del 1° ottobre 2020.

Subordinatamente alle indicazioni che saranno comunicate in merito dalla BCE e al presidio della solidità patrimoniale del gruppo in relazione all’evoluzione del contesto conseguente all’epidemia da Covid-19, il consiglio di amministrazione intende convocare un’assemblea ordinaria successivamente al 1° ottobre per dare esecuzione alla distribuzione di parte delle riserve agli azionisti entro l’esercizio 2020, anche in considerazione del supporto alla situazione finanziaria delle famiglie e alle erogazioni da parte delle fondazioni particolarmente necessario nel contesto conseguente all’epidemia da Covid-19.