Intesa SP – Le parole del Ceo Messina dopo la decisione sul dividendo

“In questa fase di eccezionale emergenza che il nostro Paese e il mondo intero si trovano ad affrontare, abbiamo deciso di raccogliere le indicazioni provenienti dalle autorità di supervisione. Di conseguenza abbiamo rinviato la distribuzione del dividendo relativo all’esercizio 2019, riservandoci di esaminare la distribuzione del dividendo originariamente previsto, convocando una nuova Assemblea degli azionisti dopo il 1° ottobre”.

Sono queste le parole di Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo, dopo la decisione della banca in merito al dividendo 2019.

“Tenendo conto della sospensione della distribuzione di dividendi, il nostro coefficiente patrimoniale Common Equity Tier1 ratio pro‐forma a regime a fine 2019 sarebbe pari al 15,2% e  il capitale eccedente i requisiti sarebbe pari a oltre 16,5 miliardi. Se applicassimo le recenti modifiche sui vincoli di capitale approvate dalla BCE, l’eccesso di capitale aumenterebbe a circa 19 miliardi”, ha spiegato il manager.

“Oggi abbiamo preso una importante decisione relativa alla politica di remunerazione dei nostri azionisti. Nel 2019 Intesa Sanpaolo ha pienamente raggiunto tutti gli obiettivi; abbiamo conseguito un utile netto pari a 4,2 miliardi – il più elevato degli ultimi 11 anni – rafforzando allo stesso tempo la  patrimonializzazione e il profilo di rischio, ai vertici del settore in Europa. Di conseguenza il nostro CdA, a febbraio, ha approvato una proposta di dividendo per azione di 0,192 euro”, ha ricordato il Ceo.

“Le banche come Intesa Sanpaolo, dotate di un eccesso di capitale ai vertici di settore e di una eccellente efficienza operativa, sono quelle più resilienti nelle fasi difficili e, come tali, sono quelle che beneficeranno del cosiddetto effetto flight‐to‐quality e che, nei prossimi mesi, potranno tornare a remunerare gli azionisti con dividendi elevati e sostenibili.

Riteniamo che la distribuzione di dividendi in contanti da parte delle banche con elevata patrimonializzazione – in grado di mantenere anche in circostanze complesse il ruolo di supporto a famiglie e imprese – sia importante per gli azionisti retail e rappresenti un cruciale supporto alle erogazioni da parte delle fondazioni, particolarmente necessario in un contesto come quello determinato dall’epidemia da Coronavirus.

La nostra banca si contraddistingue – e continuerà a contraddistinguersi – per la capacità di remunerare gli  azionisti in maniera significativa e sostenibile e per essere il motore della crescita inclusiva”, ha precisato Messina.

“Per quanto attiene l’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie di Ubi Banca, siamo convinti che l’operazione, in questa fase così straordinaria, assuma ancora maggiore valenza strategica e rappresenti per Ubi Banca una prospettiva ancora più rilevante: elevata patrimonializzazione, robusta copertura dei crediti deteriorati, dimensione, diversificazione e capacità di investimento hanno ora più valore che in tempi normali.

La creazione di una banca in grado di generare ulteriori benefici per tutti gli stakeholder
e di rappresentare un solido supporto all’economia reale e sociale rappresenta un rafforzamento complessivo del Paese”, ha poi sottolineato il manager.

“In questa fase di eccezionale emergenza Intesa Sanpaolo non ha esitato a ribadire il ruolo che svolge a sostegno dell’economia e della società. Abbiamo, fin da subito, messo in campo numerose e significative iniziative per contrastare gli effetti dell’epidemia. Stiamo esaminando e siamo pronti a metterne di nuove a disposizione di famiglie, imprese e della nostra società nel suo insieme”, ha ribadito Messina.