Il Ftse Italia Servizi Finanziari avvia l’ottava con un calo del 2,5% e in direzione opposta all’omologo europeo (+2,4%), risentendo della frenata del comparto bancario (-5,2%) e muovendosi in controtendenza al Ftse Mib (+0,3%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui governi e banche centrali hanno iniziato a porre in essere manovre per farvi fronte.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi accertati, per i riflessi negativi sull’economia. Il Governo ha deciso di stanziare fino a 25 miliardi per fare fronte all’emergenza, a cui saranno aggiunte altre risorse.
Lo stop del settore creditizio ha impattato in larga parte anche sui titoli dell’asset management, incluse Banca Mediolanum (-4,9%) e, in misura minore, Banca Generali (-0,4%), che hanno rinviato la decisione sul pagamento del dividendo dopo la raccomandazione della BCE, pur confermando di avere la solidità finanziaria per farvi fronte. Ok Fineco (+1,9%).
Sul listino principale bene Nexi (+5,5%), recentemente al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie, mentre rallenta Exor (-2,3%), mossasi in scia all’andamento delle principali controllate quotate e che prosegue con la cessione di PartnerRe.
Tra le Mid Cap ritracciano Banca Ifis (-4,2%), alle prese con l’implementazione del piano industriale, Cerved (-11,9%), che ha interrotto le trattative per cedere la controllata attiva nella gestione degli Npl e che non pagherà la cedola, e doValue (-2,8%), che ha rimandato la decisione sul dividendo.
Tra le Small Cap vendite su Banca Intermobiliare (-1,3%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.