Analisi Tecnica – Fca: recupero ancora in fase di consolidamento

Sulla tenuta del minimo relativo intraday dello scorso 19 marzo a 5,51 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo automobilistico italo-americano hanno avuto una reazione che si è spinta fino alla resistenza statica posizionata a 6,90 euro (se si esclude la fiammata del 25 marzo a 7,58 euro), per poi ripiegare fino a 6,30 euro.

All’interno di un quadro grafico moderatamente positivo nel breve periodo, il superamento di una prima resistenza statica posizionata a 6,66 euro potrebbe così consentire ai corsi delle azioni Fiat Chrysler Automobiles (Fca) di consolidare l’attuale recupero e di ritentare l’attacco alla sopracitata barriera individuabile a quota 6,90 euro. L’eventuale breakout di questo livello, migliorando ulteriormente il quadro grafico di breve, potrebbe poi proiettare rapidamente le quotazioni dei titoli del gruppo presieduto da John Elkann verso un primo obiettivo rialzista posizionabile a 7,169 euro, con successivo target a 7,512 euro.

Un nuovo segnale di debolezza per i corsi delle azioni Fca, al contrario, potrebbe arrivare dal cedimento del sopracitato supporto statico, ma anche dinamico, posizionato a 6,30 euro, con possibile discesa fino al successivo supporto individuabile a 6 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo controllato da Exor (28,67% del capitale) e prossimo alla fusione con Psa, potrebbero accelerare verso gli obiettivi di breve periodo individuabili rispettivamente a 5,74 euro, il primo, e a 5,51 euro, il secondo.

La performance dei titoli Fca da inizio anno è pari a -50,2% (+4% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 17 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 14,38 euro, con un potenziale rialzista del 118,8 per cento.

Prezzo di chiusura: 6,572 euro

 

+14,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 7,512 euro;

+9,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 7,169 euro;

+5,0% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 6,9000 euro;

+1,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 6,66 euro;

-4,1% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 6,30 euro;

-8,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 6,00 euro;

-12,7% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 5,74 euro;

-16,2% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 5,51 euro.