Banche – L’EBA: prudenza sui bonus e remunerazione variabile degli istituti

L’EBA, l’autorità bancaria europea, è intervenuta ieri per precisare che l’atteggiamento di prudenza nella distribuzione delle risorse, oltre alla politica dei dividendi e dei buy-back, deve riguardare anche i bonus.

Secondo l’authority, gli istituti di credito devono conservare le risorse finanziarie e la massima solidità di capitale per convergere tutta la liquidità possibile nel sostenere l’economia.

L’EBA sottolinea, inoltre, come il rafforzamento patrimoniale risultante dalle diverse misure adottate dalle autorità bancarie per permettere agli istituti di affrontare meglio l’emergenza Covid-19 siano utilizzate proprio al fine di finanziare imprese e settore privato e non per dividendi o buy-back per remunerare gli azionisti.

Quanto alla remunerazione, l’EBA invita le autorità competenti a chiedere alle banche di rivedere le proprie politiche affinché siano coerenti con l’obiettivo di promuovere un solido ed efficace controllo del rischio che rifletta l’attuale situazione economica.

La remunerazione del management e, in particolare la porzione variabile, dovrebbero essere poste e un livello conservativo. Per allinearsi a un appropriato livello di rischio rispetto a quelli derivanti dall’epidemia Covid-19 una buona parte della remunerazione variabile potrebbe essere posticipata e una larga fetta pagata in azioni.

L’authority viene incontro alle banche con la concessione agli istituti di un ulteriore mese per la presentazione dei dati di routine su capitale e rischio, che di norma avviene tra marzo e maggio.

L’EBA, in coordinamento con il Comitato di Basilea, infine ha deciso di cancellare lo studio sull’impatto quantitativo del capitale basato sui dati al giugno 2020.

Infine, l’authority invita a non abbassare la guardia in questo periodo nella condivisione delle cruciali informazioni per prevenire il riciclaggio e il finanziamento al terrorismo.