Il Ftse Italia Banche chiude con un ribasso del 2,9% e resistendo meglio dell’analogo europeo (-4,4%), frenando anche il Ftse Mib (-3%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui governi e banche centrali hanno iniziato a porre in essere manovre per farvi fronte.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi accertati (anche se gli ultimi dati sembrano segnalare una stabilizzazione), per i riflessi negativi sull’economia. Il Governo ha deciso di stanziare fino a 25 miliardi per fare fronte all’emergenza, a cui saranno aggiunte altre risorse.
In questo contesto, con lo spread Btp-Bund salito sopra i 200 pb, il comparto bancario ha archiviato una seduta in rosso, risentendo ancora della raccomandazione arrivata dalla BCE di non pagare i dividendi e non procedere con i buy-back almeno fino a inizio ottobre.
Sul Fste Mib vendite su UniCredit (-4%), che ha accolto la richiesta della BCE di rinviare la decisione su cedole e buy-back almeno fino a inizio ottobre, così come Banco Bpm (-2%). Anche Intesa Sanpaolo (-3,6%) si è allineata alla raccomandazione BCE, confermando anche di voler andare avanti nell’Ops su Ubi (-2,3%), anch’essa adeguatasi alle richiesta della Vigilanza. Lo stesso ha fatto Bper (-2,9%).
Sul Mid Cap stop per Mps (-1,5%), aspettando notizie sulle trattative tra Mef e UE sul de-risking.
Tra le Small Cap focus su Carige, che adesso è tornata a concentrarsi sull’attività ordinaria, anche in vista della riammissione in Borsa.