Mercati – Milano (+1,7%) in vetta al Vecchio Continente, vola il greggio dopo tweet Trump

Finale perlopiù positivo per le borse europee e per Piazza Affari, maglia rosa del Vecchio Continente con il Ftse Mib in rialzo dell’1,8% a 16.834 punti. Sopra la parità anche il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e il Dax di Francoforte (+0,3%), in controtendenza l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%).

Oltreoceano avanzano il Dow Jones (+1,3%), lo S&P 500 (+1,5%) e il Nasdaq (+1,2%), con gli energetici in evidenza dopo il tweet con cui il presidente americano Donald Trump ha annunciato di attendersi che Russia e Arabia Saudita taglino la produzione di almeno 10 milioni di barili, dopo aver dialogato con il principe Mohammad bin Salman.

Dichiarazioni che hanno messo le ali alle quotazioni del greggio, già ben intonate dalla mattinata, spingendo il Brent (+18,3%) a 29,2 dollari e il Wti (+22,6%) a 24,9 dollari. Positive anche le indiscrezioni sulla possibilità che la Cina riprenda gli acquisti di petrolio per incrementare le proprie riserve, approfittando dei bassi prezzi attuali.

In precedenza, Wall Street aveva aperto incerta dopo il report sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione che hanno toccato quota 6,65 milioni, doppiando il valore record di 3,3 milioni della rilevazione precedente e superando nettamente i 3,76 milioni previsti dagli analisti.

In attesa dei non farm payrolls di domani, i dati alimentano nuovamente le preoccupazioni per l’impatto dell’epidemia di Covid-19 sull’economia, in un contesto già reso incerto dal continuo incremento dei contagi e dei decessi a livello mondiale. Dinamica che ha portato alcuni Paesi ad estendere le misure di lockdown e molte società a tagliare dividendi e piani di buy-back, prevedendo un abbattimento degli utili societari.

Nel Vecchio Continente, aspettando il Consiglio del 7 aprile e il superamento dell’impasse su Mes e Coronabond, la Commissione Europea ha lanciato Sure, un fondo da 100 miliardi per finanziare la cassa integrazione nei Paesi in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus attraverso 25 miliardi di garanzie messe a disposizione dagli Stati membri. Inoltre, la Bce ha prolungato a metà del 2021 la review strategica di politica monetaria.

Sul Forex l’euro/dollaro si indebolisce a 1,086 mentre il cambio fra biglietto verde e yen resta risale in area 107,8.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si riduce a 190 con il rendimento del decennale italiano all’1,47 per cento.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib svettano i petroliferi Saipem (+8,9%) ed Eni (+6,9%) in scia al rally del greggio, seguiti da Atlantia (+5,9%) e Snam (+5,8%) mentre scivola in coda al listino principale Stm (-2,4%).