Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha ceduto il 4,3%, al di sotto del corrispondente europeo (-3,6%) e del Ftse Mib (-3%).
Seduta negativa per l’azionario, che apre in rosso anche il secondo trimestre dell’anno in scia alle persistenti preoccupazioni legate al coronavirus. Trump prepara un nuovo piano da 2.000 miliardi per le infrastrutture mentre la Commissione europea annuncia un piano di sostegno per i lavoratori. Sottotono i dati europei sull’attività manifatturiera di marzo, mentre in Cina e Stati Uniti battono le attese.
Sull’obbligazionario, il rendimento del Btp decennale italiano scende all’1,48% portando lo spread con il Bund a 194 punti base.
Tornando alle società del settore, tra le Big argina le vendite A2A, che cede solo l’1,2 per cento.
Terna (-5,4%). I dipendenti del gestore della rete elettrica nazionale potranno devolvere un’ora di retribuzione per contribuire alla gestione dell’emergenza causata da COVID-19 e l’azienda parteciperà a sua volta con una donazione pari all’importo raccolto dai suoi lavoratori.
Tra le Mid, in coda Iren (-6,4%) che lo scorso 27 marzo ha acquistato 517.599 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di euro 2,0289, per un controvalore complessivo di euro 1.050.156,61. A seguito di tali operazioni Iren detiene 4.468.186 azioni proprie, pari allo 0,3434% del capitale sociale.
Tra i titoli a minore capitalizzazione, svetta Seri Industrial (+17,7%) che ha diffuso i dati sull’indebitamento finanziario netto di gruppo aggiornati a febbraio, che è risultata in lieve aumento a 73 milioni.
Sopra la parità Edison (+0,2%).
algoWatt (-0,6%) ha reso noto i dati sull’indebitamento finanziario netto di gruppo dei fine febbraio, pari a 64,8 milioni, sostanzialmente stabile rispetto a 64,6 milioni del mese precedente.
In coda Acsm Agam (-1,9%).