Le principali piazze del Vecchio Continente hanno chiuso la seduta in territorio negativo, con il Ftse Mib di Milano in calo del 2,7% a 16.384 punti. Il Cac40 di Parigi ha lasciato sul terreno l’1,6%, il Ftse 100 di Londra l’1,4% e il Dax30 di Francoforte lo 0,5%. Unica eccezione l’Ibex35 che ha archiviato la seduta sulla parità (0,0%).
Nel frattempo, intorno alle ore 17:45, si muovono in ribasso anche i tre maggiori indici di Wall Street appesantiti da un deludente Job Report di Marzo: Dow Jones -1,5%, S&P500 -1,5% e Nasdaw -1,3 per cento.
La giornata è stata caratterizzata da una fitta agenda di dati macro in grado di fornire i primi impatti sull’economia europea e statunitense del Covid-19 che ha superato la soglia psicologica del milione di contagi nel mondo con oltre 53 mila decessi accertati.
Nel corso della mattinata i dati finali di marzo degli indici Markit Pmi servizi e composito dei principali paesi europei hanno messo in evidenza una forte contrazione superiore alle attese degli analisti.
Indicazioni confermate successivamente nel pomeriggio dal job report statunitense di marzo con 701mila posti di lavoro persi nel settore non agricolo (Non Farm Payrolls), con un tasso di disoccupazione salito al 4,4 per cento. Si è rivelato inoltre in calo anche l’Ism non manifatturiero di marzo a 52,5 punti (consensus 43 punti; 57,3 punti a febbraio).
Sul fronte delle materie prime le quotazioni del greggio con il Brent (+9,2%) a 32,7 dollari al barile e il Wti (+5%) a 26,6 dollari al barile. Un rally innescato ieri da un tweet di Trump in cui è stata annunciata una prossima risoluzione dello scontro fra Arabia Saudita e Russia, in attesa del meeting virtuale di lunedì dell’OPEC+.
Sul forex, il dollaro continua a guadagnare terreno nei confronti dell’euro, portando l’EUR/USD in calo a 1,0784. In rialzo il cambio fra biglietto verde e yen scambia poco mosso in area 108,58.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano si attesta all’1,51% con il relativo spread Btp-Bund a 195 punti base.
A Piazza Affari, Fineco ha chiuso gli scambi in testa al principale indice milanese. Seduta positiva anche per Atlantia (+6,7%) sulle prospettive di una risoluzione con il governo sul nodo della concessione autostradale. Denaro inoltre anche su Leonardo (+3,8%).