Mercati USA – Avvio incerto ma dollaro ancora in recupero

Partenza incerta a Wall Street in un contesto che si mantiene volatile, dopo la diffusione di un job report ben peggiore delle attese che conferma i timori legati all’impatto del coronavirus sull’economia globale. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones è intorno alla parità, mentre lo S&P 500 e il Nasdaq guadagnano lo 0,3 per cento.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso in territorio positivo, sostenuti dal rally degli energetici. Il S&P 500 ha guadagnato il 2,3%, il Dow Jones  il 2,2% e il Nasdaq l’1,7 per cento.

L’incertezza resta elevata, complice il peggioramento dell’emergenza sanitaria a livello mondiale, la decisione di molte società di tagliare i dividendi e le misure di lockdown attuate dagli Stati, che continuano a pesare sull’economia globale, nonostante i tentativi di governi e banche centrali per limitarne l’impatto.

La pandemia ha superato la soglia psicologica del milione di contagi nel mondo, con oltre 53 mila decessi accertati.

Sul fronte macro lo scorso mese l’economia statunitense ha registrato, per la prima volta dal 2010, un calo delle assunzioni di 701mila unità, a fronte di una contrazione di 100mila stimata dagli analisti e dell’incremento di 275mila di febbraio, rivisto da 273mila.

Il tasso di disoccupazione è aumentato al 4,4% dal 3,5% del mese precedente, mentre i salari orari sono saliti dello 0,4% su base mensile rispetto al +0,2% atteso dal consensus.

Sul forex il dollaro recupera comunque ancora terreno nei confronti dell’euro, portando l’EUR/USD in calo a 1,078, mentre il cambio fra biglietto verde e yen sale a 108,5.

Il tasso sul decennale americano scende di 3 punti base allo 0,6%, mentre quello sul biennale sale di 2 punti allo 0,24 per cento.

Tra le materie prime accelera nuovamente il petrolio, dopo il rally di ieri, con il Brent (+12,2%) a 33,6 dollari e il Wti (+7,3%) a 27,2 dollari, in scia alle news che l’OPEC+ terrà un incontro virtuale lunedì e che la Russia sarebbe pronta a tagliare la produzione.

Sempre fra le materie prime, oro poco mosso a 1.640 dollari l’oncia.