L’istituto guidato da Jean Pierre Mustier ha firmato un accordo con i sindacati per quanto riguarda il piano esuberi e nuove assunzioni previsto dal piano “Team 23”. L’intesa prevede il prepensionamento per 5.200 dipendenti e la riqualificazione di altri 800. Ci saranno 2.600 nuovi ingressi in 4 anni con un focus anche sul Mezzogiorno, dove verranno creati due poli per le attività di back office e gestione clientela. Ulteriori miglioramenti all’offerta di welfare.
UniCredit e i sindacati italiani hanno raggiunto oggi un accordo relativo al piano esuberi previsto dal nuovo piano “Team 23”, che rappresenta l’ultimo tassello dell’implementazione della parte che riguarda i target del personale previsti, dopo la conclusione degli accordi in Austria e Germania.
Nei prossimi quattro anni, a 5.200 dipendenti sarà offerto un piano di prepensionamenti volontari con accesso al Fondo di Solidarietà di settore. In linea con lo sviluppo dell’offerta multicanale della banca, altri 800 dipendenti saranno riqualificati e adibiti a nuovi ruoli professionali. Si tratta quindi di un numero di lavoratori inferiore rispetto all’uscita di 6.000 persone prevista in un primo tempo.
Con l’accordo, il gruppo si impegna ad assumere 2.600 persone nei prossimi quattro anni per garantire un positivo turnover generazionale e un aumento delle competenze digitali della forza lavoro. Inoltre, 900 apprendistati saranno confermati in contratti di lavoro a tempo indeterminato.
UniCredit sta anche investendo nel rafforzamento e nella creazione di due poli nel Sud Italia (Sicilia e Campania) per l’accentramento di attività di back office e di gestione della clientela.
Il gruppo amplierà ulteriormente la sua offerta di welfare e investirà in iniziative per migliorare il Work Life Balance dei propri dipendenti attraverso, ad esempio, l’introduzione di un congedo di paternità retribuito di 10 giorni e l’aumento progressivo dell’importo del buono pasto.
Il contributo al fondo pensione aumenterà al 4% per gli apprendisti durante i primi tre anni di lavoro. Inoltre, le attuali polizze assicurative sulla salute e sulla vita vengono confermate in modo strutturale.
Inoltre, è stata introdotta una nuova copertura assicurativa in caso di premorienza per proteggere i dipendenti che hanno sottoscritto un mutuo.
Il gruppo ha infine concordato un premio collettivo di produttività annuale (1.430 euro a Conto Welfare, ovvero 880 euro in forma monetaria), con un aumento medio del 10% su base annua, riconoscendo in tal modo il contributo dei dipendenti italiani alla produttività e alla redditività nel 2019.