In una nota congiunta A2A, AGSM Verona e AIM Vicenza hanno precisato che nessun accordo è stato ancora raggiunto e che i tavoli di lavoro congiunti sono attualmente in corso per la definizione di una proposta.
Una volta perfezionata e condivisa, la stessa sarà sottoposta agli organi competenti per la relativa valutazione ed eventuale approvazione.
Le società hanno pertanto smentito quanto pubblicato ieri su un quotidiano nazionale, secondo il quale le stesse avrebbero raggiunto l’accordo per la nascita di una nuova super-utility lombardo-veneta nel settore energia e rifiuti, in cui fare confluire le attività dell’azienda veronese e vicentina e di cui A2A avrebbe una quota tra il 30 e il 40 per cento, grazie al conferimento di alcuni asset.
Asset che sarebbero costituiti da impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, rinnovabili e reti locali per la distribuzione di energia e gas, oltre a un pacchetto di clienti e soluzioni per la mobilità elettrica e le smart city.
Sempre secondo il quotidiano nazionale il prossimo step prevederebbe il passaggio nei Cda delle tre aziende coinvolte per la fine di aprile e successivamente il via libera dai Consigli comunali.