Banco Bpm – L’assemblea approva il bilancio

Sabato 4 aprile si è tenuta l’assemblea di Banco Bpm, a porte chiuse come prescritto dalla nuova normativa Covid-19, che ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019, ha rinnovato il cda e il collegio sindacale e ha deliberato, in sede straordinaria, alcune modifiche dello statuto.

All’assemblea di Banco Bpm del 4 aprile hanno partecipato circa 1.000 Soci esclusivamente tramite Computershare, rappresentante designato dall’istituto, rappresentanti il 35,76% del capitale sociale, e i soci hanno approvato a larga maggioranza tutti i punti all’ordine del giorno.

Per quanto riguarda l’approvazione del bilancio, si rammenta che Banco Bpm Spa ha registrato nel 2019 un utile netto di 942,5 milioni. A livello aggregato gli impieghi netti a clientela si sono attestati a 105,8 miliardi (+1,8% rispetto a dicembre 2018), mentre i crediti deteriorati sono scesi a 5,5 miliardi (-17,6% rispetto a dicembre 2018).

In crescita sia la raccolta diretta a 108,9 miliardi (+7,3% rispetto a dicembre 2018) sia quella indiretta da clientela a 89,7 miliardi (+3,2% rispetto a dicembre 2018). L’utile netto consolidato è pari a 797 milioni (utile netto “adjusted” pari a 649 milioni). Rafforzata la 
posizione patrimoniale con il CET1 ratio “IFRS9 fully phased” che ha toccato il 13% (10% al 31 dicembre 2018).

Nonostante il miglioramento dei risultati, che aveva portato alla decisione da parte del cda di proporre il pagamento di un dividendo, per la prima volta dalla nascita del gruppo dopo la fusione, tale delibera non è stata sottoposta alla votazione dell’assemblea, recependo le indicazioni fornite dalla Banca Centrale Europea del 27 marzo 2020. La Bce ha, infatti, congelato il pagamento dei dividendi delle banche significative sottoposte alla sua vigilanza fino al 1° ottobre 2020, per rafforzarne la dotazione patrimoniale e affinché gli istituti dispongano di più ampi mezzi a sostegno delle famiglie e delle imprese nella congiuntura derivante dall’emergenza sanitaria da Covid-19.

Pertanto, l’utile netto 2019 della capogruppo Banco Bpm, pari a 942 milioni sarà portato a patrimonio netto (105 milioni imputati alla riserva indisponibile e 837 milioni come riserva da utili disponibile alla distribuzione).

Come preannunciato, successivamente al 1° ottobre 2020 o a seguito di un’eventuale nuova comunicazione di BCE e, in ogni caso, dopo aver accertato che sono venute meno le incertezze causate dall’epidemia da Covid-19, il cda valuterà se esistono le condizioni per procedere alla distribuzione della suddetta riserva.

L’assemblea ha poi approvato la relazione in materia di remunerazione e il piano di compensi basato su azioni Banco Bpm e l’acquisto di azioni proprie a servizio di tale piano.

A livello straordinario sono stata approvate alcune modifiche dello statuto per riflettere nel documento la revisione dell’assetto organizzativo della banca alla luce del funzionamento degli organi sociali della banca a partire dalla data di efficacia della fusione (1° gennaio 2017).