Mercati Usa – Chiusura di ottava in lieve calo

Wall Street continua ad ignorare i dati macro economici poco brillanti ed in particolare il calo di buste paghe di oltre 700.000 unità, il primo negativo dal settembre 2010.

I listini recuperano la parità dopo una lieve apertura negativa ma scivolano a metà seduta fino ad una perdita di due punti e mezzo percentuali che riducono nel finale ad uno e mezzo grazie all’ulteriore allungo delle quotazioni del greggio.

Nel dettaglio, il Dow Jones cede l‘1,7%, lo S&P500 l’1,5% al pari del Nasdaq, mentre il Russell 2000 cede il 3,1 per cento e riduce il rimbalzo dal 23 marzo.

In calo anche il VIX di otto punti percentuali a quota 46,8 punti.

L’impennata dei disoccupati nelle ultime settimane non ha lasciato praticamente cicatrice sui mercati azionari, ma ha comunque fermato il rimbalzo. Il mercato si trova ora in una fase laterale con lo S&P500 compresso tra 2.480 punti e 2.620 ma mentre a metà settimana aveva superato la parte alta del rettangolo, nell’ultima seduta ha bucato intraday quella bassa per poi chiudere appena al di sopra.

Nella scorsa settimana, il Dow Jones ha ceduto il 2,7%, lo S&P500 il 2,1% ed il Nasdaq l’1,7%.

Altro forte rimbalzo per il petrolio il cui rialzo sfiora il 12% a quota 28,35 dollari al barile in chiusura e prosegue successivamente fino a $29.

Nel mercato obbligazionario il Tbond sale di un punto base di rendimento allo 0,6%, in scia all’annuncio della Fed di ridurre il suo programma di acquisti da 60 a 50 miliardi di dollari giornalieri.

Dollaro ancora in recupero a quota 1,079 nei confronti della moneta unica.