Obbligazioni – In attesa di possibili soluzioni comuni dall’Eurogruppo

Proseguono gli acquisti sull’equity del Vecchio Continente anche grazie alle prime indicazioni di rallentamento del tasso di mortalità del coronavirus in alcuni dei principali epicentri del mondo.

Segnali di rallentamento che hanno indotto le autorità a cominciare a ragionare sulla delicata seconda fase e su un conseguente allentamento del lockdown imposto ormai da circa un mese.

Gli investitori sono comunque ancora molto incerti e attendono risposte dalla riunione cruciale di domani in videoconferenza dei ministri delle Finanze dell’Eurozona, dopo che dal primo incontro dello scorso 26 marzo non erano riusciti a trovare una soluzione comune all’emergenza date le divergenze tra i vari membri.

Da allora, i vertici delle istituzioni Ue hanno fatto appello ai Governi nazionali affinchè usino “tutte le leve a disposizione” per una strategia comune “fuori dagli schemi” che possa fronteggiare la crisi. Ma le posizioni su strumenti e modalità non sembrano ancora essersi allineate, con Germania e Olanda che continuano a respingere l’idea, promossa da Italia, Francia e Spagna, di creare veicoli di debito comuni.

Intanto sul mercato a reddito fisso, i rendimenti dei benchmark europei muovono in leggero rialzo rispetto alla chiusura di venerdì. Lo yield del decennale italiano si attesta a 1,57% (+4 bp) separato da uno spread vs Bund stabile a 198 punti.

Oltreoceano, risale anche il T-Bond che giunge allo 0,66% (+6 bp), mentre sul Forex il cambio euro/dollaro è in calo in area 1,079.