La raccolta netta del gruppo Azimut nel mese di marzo è stata positiva per 51,8 milioni (-90,1% a/a), portando il totale da inizio anno a 986,1 milioni (-25,5% rispetto al periodo di confronto).
Nel dettaglio, i fondi hanno registrato riscatti netti per 798,8 milioni (+172,7 milioni a marzo 2019), mentre le gestioni patrimoniali hanno riportato flussi netti positivi per 291,8 milioni (20,7 milioni nel mese di confronto).
Il segmento titoli, fondi di terzi e c/c sono scesi a 198,6 milioni dai 337,2 milioni di marzo 2019.
Nei primi tre mesi del 2020 i fondi comuni di investimento hanno realizzato una raccolta netta negativa di 370,7 miliardi (+789,2 milioni nel primo trimestre 2019), al cui interno però i Private Markets hanno realizzato sottoscrizioni nette per 606,4 milioni, mentre le gestioni patrimoniali hanno evidenziato flussi netti positivi per 391 milioni (+32,8 milioni nei primi tre mesi del 2019).
La raccolta netta di fondi di terzi e c/c nel periodo gennaio-marzo è stata pari a 751,2 milioni (+10,7% a/a).
Il totale delle masse, comprensive del risparmio amministrato, si attesta a fine marzo 2020 a 51,4 miliardi (-13% rispetto a fine 2019), di cui 40,1 miliardi riferiti alle masse gestite.
Pietro Giuliani, presidente di Azimut Holding, ha commentato: “Confermiamo la proposta di pagamento del dividendo di 1 euro a maggio di quest’anno, e confermiamo l’obiettivo di un utile netto di almeno 300 milioni per il 2020. Il mese di marzo ha comunque generato una raccolta netta positiva da parte della rete in Italia e dal business estero (nonostante il
dato sia modesto causa disinvestimenti da parte di alcuni istituzionali)”.