Il Ftse Italia Banche avvia la settimana con uno scatto del 7,4% e allineato all’analogo europeo (+7%), sostenendo anche il Ftse Mib (+4%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui governi e banche centrali stanno ponendo in essere manovre per farvi fronte.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi accertati (anche se gli ultimi dati sembrano segnalare una stabilizzazione), per i riflessi negativi sull’economia. Il Governo ha deciso di stanziare fino a 25 miliardi per fare fronte all’emergenza, a cui saranno aggiunte altre significative risorse.
In questo contesto, con lo spread Btp-Bund sceso in area 190, il comparto bancario ha tentato un deciso rimbalzo, dopo che nei giorni scorsi era stato impattato dalla raccomandazione arrivata dalla BCE di non pagare i dividendi e non procedere con i buy-back almeno fino a inizio ottobre.
Sul Fste Mib recuperano soprattutto UniCredit (+8,7%), che ha accolto la richiesta della BCE di rinviare la decisione su cedole e buy-back almeno fino a inizio ottobre, e Intesa Sanpaolo (+9,7%), che si è allineata alla raccomandazione BCE, confermando anche di voler andare avanti nell’Ops su Ubi (+2,7%).
Sul Mid Cap bene Mps (+2,5%), aspettando notizie sulle trattative tra Mef e UE sul de-risking, e Popolare Sondrio (+5,4%), alle prese con il de-risking.
Tra le Small Cap focus su Carige, che adesso è tornata a concentrarsi sull’attività ordinaria, anche in vista della riammissione in Borsa.