Banche – Dal Governo pacchetto da 400 mld per le imprese

Il Governo ha varato un pacchetto per fornire la liquidità alle imprese per superare la crisi innescata dalla pandemia Covid-19. Gli interventi dovrebbero movimentare risorse per 400 miliardi. Previste garanzie fino al 100% con percorsi diversi a seconda delle dimensioni delle aziende. Per le grandi interverrà la Sace, per le piccole il Fondo di Garanzia.

Saranno le banche a svolgere il ruolo chiave di catena di trasmissione dei 400 miliardi di liquidità a sostegno delle imprese che fanno parte del pacchetto di misure approvate ieri dal Governo a sostegno della crisi innescata dalla pandemia Covid-19. Il pacchetto completo di sostegno all’economia sarà varato ad aprile.

Gli istituti di credito dovranno infatti svolgere le istruttorie per la concessione delle garanzie previste dal decreto. Una fase di analisi che sarà più snella per le coperture al 100% e più approfondita per quelle che prevedono garanzie al 90 per cento. In ogni caso le banche non godranno di manleve legali sul processo, che quindi dovrà seguire percorsi rigorosi.

“I prestiti avverranno con i normali canali finanziari, con una novità lo Stato offrirà la garanzia perché tutto avvenga in modo celere, spedito, sicuro” ha spiegato il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Dopo diverse discussioni, il consiglio dei ministri di ieri ha concluso che a fornire le garanzie sarà la Sace, l’ente che forniva le garanzie per export e operazioni internazionali, e che tale istituto rimarrà sotto il controllo della Cdp, anche se al Ministero del Tesoro spetterà un ruolo di direzione e coordinamento.

Il provvedimento classifica le aziende che avranno diritto alle garanzie in diversi scaglioni e per la concessione si seguiranno alcuni parametri. Per le aziende di medie e grandi dimensioni il valore del credito garantito non potrà superare l’ammontare più grande fra il 25% del fatturato e il 200% dei costi del personale.

Le imprese di maggiori dimensioni potranno ricevere una garanzia pari al 90% se hanno meno di 5 mila dipendenti e 1,5 miliardi di fatturato, la garanzia scenderà all’80% con più di 5 mila dipendenti e fatturato fino a 5 miliardi e al 70% per quelle con un fatturato superiore ai 5 miliardi.

Le garanzie dovranno essere rilasciate entro fine 2020 e avranno una durata fino a 6 anni. Sulle tempistiche entra in gioco anche la Commissione Europea, che dovrà rilasciare il via libera alla Sace per agire in deroga al principio sul divieto agli aiuti di Stato.

Possono accedere ai finanziamenti le aziende che erano sane e sono state danneggiate dalla pandemia. Nel dettaglio, quelle che al 20 febbraio 2020 non presentavano posizioni deteriorate. Una volta siglato l’accordo di finanziamento le aziende dovranno impegnarsi a non pagare dividendi, i fondi dovranno essere impiegati solo per stabilimenti italiani, mentre eventuali tagli occupazionali dovranno seguire accordi sindacali.

Un diverso percorso è previsto, invece, per le aziende di più piccole dimensioni, per le quali interverrà il Fondo di Garanzia dello Sviluppo Economico con garanzie che potranno arrivare al 100 per cento. Inoltre, potranno accedere anche imprese in ristrutturazione al 31 dicembre 2019, che abbiano siglato concordati con continuità aziendale.

Piccole imprese fino a 499 dipendenti e professionisti potranno accedere alla garanzia gratuita al 100% fino a prestiti per 25 mila euro.

Per le Pmi sono previsti, inoltre, diversi scaglioni e la garanzia al 100% si raggiunge con l’intervento per una quota del 10% di Confidi, i consorzi di garanzia per i fidi. I tassi previsti sono minimi e dovrebbero essere compresi tra lo 0,2% e lo 0,5 per cento.