Mercati – Altra chiusura positiva per Milano (+2,2%) e l’Europa

Giornata all’insegna degli acquisti per i listini azionari del Vecchio Continente, ancora sostenuti dai segnali incoraggianti sul fronte dell’epidemia di coronavirus.

Il Ftse Mib di Milano chiude con un rialzo del 2,2% a 17.411 punti, al di sotto dei massimi intraday, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (+2,8%), l’Ibex 35 di Madrid (+2,3%), il Ftse 100 di Londra (+2,1%) e il Cac 40 di Parigi (+2,1%). In rialzo a Wall Street anche Dow Jones (+2,8%), S&P 500 (+2,5%) e Nasdaq (+1,7%), con il secondo entrato momentaneamente in una fase di bull market prima di ridurre i guadagni.

Gli asset rischiosi danno seguito al recupero con cui hanno inaugurato la settimana, grazie soprattutto alle indicazioni di rallentamento del Covid-19 che alimentano le speranze per un progressivo allentamento delle attuali limitazioni.

Negli Usa, la Federal Reserve ha annunciato un nuovo programma di finanziamenti alle piccole imprese, mentre l’amministrazione statunitense sta discutendo la possibilità di emettere titoli del Tesoro legati al coronavirus.

Anche in Europa il dibattito sui bond resta acceso ed è stato uno dei temi al centro della riunione odierna dell’Eurogruppo per discutere le misure da adottare a livello comunitario, anche se permangono i contrasti fra Paesi del Nord e del Sud con l’Olanda contraria all’emissione di debito e favorevole all’utilizzo del Mes, al contrario dell’Italia.

Sul Forex, il dollaro ritraccia nei confronti delle altre principali valute, consentendo all’euro di risalire a 1,089 mentre il cambio fra biglietto verde e yen scende a 109. In rimonta la sterlina a 1,233 dollari, nonostante il ricovero del premier britannico Boris Johnson e il record giornaliero di vittime da coronavirus nel Regno Unito.

Tra le materie prime, infine, l’oro viaggia in area 1.655 dollari l’oncia, mentre rallentano le quotazioni del greggio dopo i progressi della mattinata, con il Brent (flat) a 33 dollari e il Wti (+0,5%) a 26,2 dollari.

Lo spread Btp-Bund resta poco mosso in area 190 punti base con il rendimento del decennale italiano in rialzo, insieme agli altri benchmark europei, all’1,59 per cento. Il tutto all’indomani del via libera del governo al nuovo decreto di sostegno alle imprese, che prevede ulteriori 400 miliardi di liquidità oltre al potenziamento della golden power.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano in particolare Exor (+8,3%), Cnh (+7,3%) e Buzzi (+6,8%), mentre arretra nel finale Atlantia (-5,5%) nel giorno del Cda per fare il punto sulle trattative con il governo per la concessione autostradale.