Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,1%, al di sotto del corrispondente indice europeo (+1,5%) e del Ftse Mib (+4%).
Il tutto al termine di una seduta positiva per i listini europei, in scia ai segnali di rallentamento nella diffusione dell’epidemia di coronavirus, che fanno ben sperare per procedere con la seconda fase della gestione e con una graduale riapertura delle attività.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano si attesta in lieve calo al 1,52% con il relativo spread verso il Bund tedesco a 194 punti base.
Tornando alle società del comparto, tra le big, si distingue A2A (+3,9%), che in una nota congiunta con AGSM Verona e AIM Vicenza ha precisato che nessun accordo per la nascita di una super-utility lombardo-veneta nel settore energia e rifiuti è stato ancora raggiunto e che i tavoli di lavoro congiunti sono attualmente in corso per la definizione di una proposta.
Ben anche Enel (+1,2%) che ha siglato un accordo con le segreterie nazionali delle Organizzazioni Sindacali del settore elettrico per tutelare i lavoratori dell’azienda impegnati in attività operative che non possono essere effettuate da remoto.
Chiude in coda in controtendenza Italgas (-1,4%).
Tra le mid, fa meglio Iren (+2,8%), vendite invece su Falck Renewables (-1,4%).
Tra i titoli a minore capitalizzazione denaro su algoWatt (+3,2%), lettera invece su Biancamano (-1,3%).
Infine, l’Arera ha confermato la proroga fino al prossimo 13 aprile del blocco di tutte le procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità, a causa dell’emergenza Coronavirus.
Una seconda delibera, poi, include misure urgenti applicabili ai fornitori al fine di ridurre l’impatto che la sospensione delle fatture può avere sui pagamenti lungo la catena di approvvigionamento e comprende esenzioni per i fornitori per i contratti di distribuzione di elettricità e gas.