Beghelli ha chiuso il 2019 con ricavi in calo del 9,5% a 151,8 milioni, registrando un -4,9% a 147 milioni a parità di perimetro di consolidamento (escludendo il fatturato di Beghelli Canada ceduta il 30 aprile 2019).
L’Ebitda è aumentato del 41,1% a 16,1 milioni (7,3 milioni con riguardo al perimetro che esclude Beghelli Canada), con un’incidenza sul fatturato al 10,6%.
Escludendo le componenti “discontinued” pari 8,9 milioni e l’impatto derivante dall’adozione del nuovo principio contabile IFRS16, positivo 2,8 milioni, l’Ebitda si attesta a 4,4 milioni, rispetto ai 9,8 milioni dell’esercizio precedente.
Tale dinamica è attribuibile alla riduzione dei ricavi di vendita, accompagnata da una contrazione dei margini industriali in percentuale sui ricavi (anche a causa delle diseconomie industriali derivanti dal processo di riorganizzazione all’interno delle strutture produttive del Gruppo), in parte compensata dalla riduzione dei costi di marketing e pubblicitari e del costo del personale.
L’Ebit risulta pari a 4,8 milioni (7 milioni al netto delle componenti non ricorrenti) rispetto ai 2,6 milioni del 2018, includendo svalutazioni non ricorrenti di immobili di proprietà per Euro/milioni 2,1 milioni. Escludendo l’impatto della società Beghelli Canada, pari a 8,7 milioni, il Risultato Operativo chiude in negativo per 4 milioni (1 milione nel 2018).
Il Risultato complessivo dell’esercizio di pertinenza dei Soci registra una perdita di 1,1 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti, il Gruppo registra un Utile d’esercizio complessivo pari a 0,8 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è diminuito a 57 milioni dai 60,4 milioni, includendo l’effetto negativo dell’IFRS 16 per 3,7 milioni.
La dinamica finanziaria beneficia dell’incasso del corrispettivo della vendita della partecipazione in Beghelli Canada per 12 milioni, in parte controbilanciato dall’incremento del capitale circolante.
