“Siamo molto soddisfatti dei risultati 2019, che hanno visto una crescita dei ricavi del 19% beneficiando sia del contributo della neo-acquisita Vogel Germany sia di quello per linee interne nonostante il rallentamento del contesto di mercato nella seconda parte dell’anno”.
Così commenta Guido Greco, Direttore Generale di Fervi, i risultati dello scorso esercizio, sottolineando in particolare il positivo trend organico (+2,1%) pur in un contesto che ha visto un deterioramento dello scenario macroeconomico nel secondo semestre.
Nel complesso, i ricavi consolidati sono aumentati del 19% a 28,8 milioni, “grazie al contributo per linee esterne (4 milioni) e all’intensificarsi delle attività promozionali di comunicazione e di supporto alla rete di vendita”.
“La marginalità – spiega Greco – è stata influenzata da politiche commerciali a sostegno del fatturato, dall’andamento valutario sfavorevole (euro/dollaro) e dai costi non ricorrenti legati al consolidamento di Vogel Germany”. Tutto ciò ha avuto inevitabilmente un effetto sulla redditività, con un Ebitda che si è mantenuto sostanzialmente stabile a 4,8 milioni e un Ebitda margin in flessione al 16,7%.
In più, la scelta strategica di spingere maggiormente sul core business dei prodotti abrasivi della controllata Riflex ha comportato un mix meno favorevole in termini di redditività percentuale, un effetto comunque previsto nei piani della società e che dovrebbe attenuarsi nei prossimi anni grazie a maggiori economie di scala.
“Abbiamo registrato un significativo incremento del fatturato dei nostri prodotti Made in Italy, caratterizzati da una minore marginalità rispetto a quelli provenienti dal Far East e che quindi hanno comportato una flessione dei margini” afferma il Direttore Generale.
“Nei prossimi anni ci attendiamo comunque un recupero grazie all’ulteriore incremento dei volumi, oltre al fatto che tali prodotti ci hanno permesso di entrare in un nuovo segmento, quello degli abrasivi, integrando la nostra offerta con un ampio numero di referenze per diventare un player di riferimento anche in questo ambito”.
I risultati 2019 rappresentano quindi un solido punto di partenza per guardare con ottimismo ai prossimi anni, pur con la necessaria cautela dovuta allo scoppio dell’emergenza sanitaria a livello globale.
“Prima dell’emergere della crisi, abbiamo ampliato notevolmente la nostra offerta presentando il nuovo catalogo con un incremento di 1.700 referenze, da cui abbiamo avuto riscontri molto positivi e da cui ci attendiamo un’ulteriore spinta per aumentare il fatturato”.
Nel momento in cui si avrà una ripartenza delle attività, infatti, Fervi si attende di avere un nuovo vantaggio rispetto ai propri competitor, grazie a una rinnovata gamma prodotti ancora più completa.
“Abbiamo posto in essere tutte le azioni necessarie per convivere con questa situazione di emergenza cercando di utilizzare tutte le leve interne ed esterne per far fronte alle perdite di fatturato e allo slittamento di qualche mese dei nostri piani di sviluppo”.
“Quando lo scenario si normalizzerà, saremo pronti a ripartire a pieno regime grazie a un magazzino completamento fornito e a una situazione di cassa favorevole” conferma Greco.
A ulteriore conferma della solidità finanziaria del gruppo, che vede una posizione finanziaria netta positiva per 0,9 milioni al 31 dicembre 2019, Fervi ha deciso non solo di confermare il dividendo, ma di aumentare la cedola del 5% rispetto all’anno precedente a 0,21 euro.
“La conferma delle remunerazione degli azionisti rappresenta un importante messaggio di serietà nei confronti degli investitori in un contesto in cui molte società hanno sospeso la distribuzione dei dividendi, alla luce della nostra solidità di cassa che ci lascia tranquilli anche in un momento in cui potrebbero esserci delle tensioni da un punto di vista finanziario” conclude il Direttore Generale.
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