Banca Imi conferma sul titolo Giglio Group la raccomandazione buy e alza il target price a 4,4 euro (precedente 3,3 euro), prezzo che incorpora un upside potenziale di circa il 31% rispetto alla quotazione attuale (3,36 euro).
Nell’esercizio 2019, che ha visto il perfezionamento della cessione dell’area media e il completamento di un aumento di capitale da 4 milioni, Giglio Group ha realizzato ricavi consolidati in aumento dell’1,5% a 40,2 milioni. Considerando il consolidamento per l’intero 2019 di Terashop, società acquisita lo scorso 31 ottobre, il fatturato sarebbe stato pari a 44,6 milioni con un aumento del 12,6% rispetto al 2018.
L’Ebitda adjusted delle continuing operations, normalizzato da oneri non ricorrenti per 1,8 milioni, si è attestato a 1 milione (1,2 milioni nel 2018).
Nel piano industriale 2020-2022, approvato lo scorso 10 marzo, la società che, integra totalmente la controllata Terashop e le nuove strategie commerciali annunciate in data 12 marzo, indica tra i target al 2022 un Ebitda a oltre 10 milioni e un’accelerazione del GMV (Gross Merchandise Value) ad un tasso annuo superiore al 20 per cento.
L’analista sottolinea come il gruppo intenda spingere il canale B2B a migliorare le attività di destocking nella moda, in quanto l’epidemia di coronavirus ha gravemente influenzato le vendite della stagione in corso.
Dal lato B2C, l’acquisizione di Terashop ha permesso al gruppo di aumentare la base di clienti attivi, incorporare una piattaforma tecnologica e potenziare la forza lavoro.
L’analista ritiene che Giglio Group abbia dimostrato la flessibilità della propria piattaforma, capace di adattarsi alle mutevoli esigenze dei clienti e alle opportunità commerciali, puntando a diventare un partner chiave per molti player (ad es. Cibo, medicina, elettronica) nella costruzione dei propri canali e-commerce, cruciali nello scenario attuale.