Il CdA di Autogrill ha esaminato i ricavi consolidati al 29 marzo 2020 e le azioni di contenimento che il gruppo ha posto in essere per fronteggiare l’emergenza COVID-19.
La società segnala che alla fine della prima settimana di marzo l’impatto negativo della pandemia sui ricavi era stimato in circa 25-30 milioni.
Nelle settimane successive, la rapida escalation del virus, con la progressiva adozione di misure restrittive del traffico e della socialità in tutto il mondo, ha comportato un’ulteriore riduzione dei ricavi, con cali tra l’80 e il 90% nell’ultima settimana di marzo rispetto all’anno precedente.
Al 29 marzo, l’impatto negativo della pandemia stimato sui ricavi è di circa 190 milioni.
A partire dal mese di febbraio, il gruppo ha predisposto in primo luogo misure straordinarie per tutelare la salute e la sicurezza dei propri dipendenti, dei clienti e delle comunità in cui opera, adottando anche iniziative specifiche come la predisposizione nei ristoranti di una segnaletica per agevolare il rispetto della distanza di sicurezza tra le persone.
Nei singoli Paesi inoltre sono state intraprese iniziative speciali di welfare per i dipendenti e di supporto alle comunità.
Alla luce del perdurare dell’incertezza sulla durata della pandemia e del suo impatto, la società non è in grado di effettuare previsioni sulla gestione dell’esercizio in corso nel suo complesso. Pertanto la guidance per il 2020 del gruppo Autogrill sarà annunciata quando la situazione sarà più stabile. A fine marzo il gruppo dispone di risorse finanziarie adeguate –pari a circa 600 milioni, per affrontare un prolungato periodo di emergenza. Al fine di preservare la liquidità, tutti gli investimenti sono al momento sospesi o ridotti allo stretto necessario.
Per quanto riguarda gli impatti finanziari e operativi del COVID-19, il gruppo ha varato un piano di azione, ulteriormente intensificato nel mese di marzo con l’evolvere della situazione, con l’obiettivo di preservare la liquidità e di contenere i costi in tutte le geografie in cui opera.
Tra le azioni principali si segnalano l’implementazione di un action plan per tutte le aree geografiche del gruppo che viene continuamente adattato a seconda dell’evoluzione della pandemia.
Inoltre il piano prevede una gestione attiva del costo del lavoro con una riduzione delle ore lavorate in linea con il calo dei volumi di traffico (come effettuato per esempio in Nord America, dove a fronte di un calo dei ricavi del 90%, il gruppo ha messo in atto una riduzione nella stessa proporzione del costo del lavoro diretto), un blocco delle assunzioni e un utilizzo degli ammortizzatori sociali nelle forme previste dai Paesi in cui il gruppo opera.
Per quanto riguarda gli affitti, Autogrill ha effettuato una negoziazione con i landlord, ottenuto i primi riscontri positivi, per una revisione dei MAG (importi minimi annui garantiti) al fine di ottenere la variabilizzazione dei canoni.
Infine la società ha sospeso tutte le spese non strettamente necessarie.