Banche (-0,7%) – In controtendenza Pop. di Sondrio (+5,6%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un ribasso dello 0,7% e allineato all’analogo europeo (-0,4%), rallentando anche il Ftse Mib (-0,2%).

Sul versante internazionale le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui governi e banche centrali stanno ponendo in essere manovre per farvi fronte.

Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi accertati (anche se gli ultimi dati sembrano segnalare una stabilizzazione), per i riflessi negativi sull’economia. Il Governo ha deciso di stanziare fino a 400 miliardi per fornire liquidità immediata alle imprese.

In questo contesto, pur con lo spread Btp-Bund risalito in area 200 pb, sul comparto bancario sono tornate le vendite dopo gli ultimi rimbalzi.

Sul Fste Mib stop per UniCredit (-0,5%), che alleggerirà la forza lavoro, e Ubi (-1,8%), su cui Intesa Sanpaolo (-1,3%) ha confermato di voler andare avanti nell’Ops e con la banca che deciderà se distribuire la cedola in base all’andamento dell’economia nel secondo semestre.

Sul Mid Cap frena Mps (-0,3%), aspettando notizie sulle trattative tra Mef e UE sul de-risking, mentre sale ancora Popolare Sondrio (+5,6%), alle prese con il de-risking.

Tra le Small Cap focus su Carige, che adesso è tornata a concentrarsi sull’attività ordinaria, anche in vista della riammissione in Borsa.