L’emergenza coronavirus avrà un impatto negativo anche sul settore delle telecomunicazioni, influenzando i ricavi del primo trimestre. Ad annunciarlo è l’AD di Tim, Luigi Gubitosi, durante un’audizione in Commissione Trasporti alla Camera.
In particolare, le vendite saranno parzialmente frenate dalla chiusura forzata dei negozi e dalle conseguenti minori vendite di dispositivi, oltre che da ritardi nei pagamenti, dal posticipo degli investimenti e dal crollo del traffico in roaming.
Il Ceo ha poi sottolineato nuovamente l’importanza della transizione verso una rete unica, per accelerare la digitalizzazione del Paese portando l’infrastruttura necessaria nelle aree bianche.
Gubitosi ha inoltre evidenziato l’ottima tenuta della rete Tim nella gestione del picco di traffico raggiunto a metà marzo, aggiungendo che da febbraio la capacità dei collegamenti internet è stata incrementata del 37% per rispondere alla crescente domanda.
“Abbiamo una rete di 18,3 milioni di chilometri di fibra con 116 mila cabinet stradali. Ad oggi è una delle migliori d’Europa, trasportata su una rete IP che collega 33 Pop di primo livello e 560 di secondo livello: unica e non replicabile”, ha dichiarato l’Ad in merito all’infrastruttura di Tim.