JP Morgan ha archiviato il primo trimestre 2020 con un utile netto 2,87 miliardi di dollari, in contrazione del 69% rispetto a 9,18 miliardi di dollari del corrispondente periodo dell’anno precedente.
I ricavi sono diminuiti del 3% a 29,07 miliardi, contro i 29,85 miliardi del primo trimestre 2019.
L’utile per azione si è fissato a 0,78 dollari, rispetto a 2,65 dollari del pari periodo del 2019. Gli analisti avevano stimato in media 1,84 dollari per azione e ricavi per 29,67 miliardi.
Risultati che scontano la pandemia da coronavirus, che ha costretto la banca americana a incrementare gli accantonamenti per attenuare la possibile ondata di default sui prestiti.
In controtendenza il giro d’affari delle divisioni equity e di reddito fisso: il fatturato della prima è salito del 28% a 2,2 miliardi di dollari, mentre quello della divisione fixed income del 34% a 5 miliardi di dollari.
Il margine netto di interesse si è mantenuto stabile a 14,5 miliardi di dollari (contro 14 miliardi di dollari stimati).