Mercati Usa – Indici in calo eccetto il Nasdaq (+0,5%)

Wall Street termina la settimana in calo pur mettendo a segno un progresso dello S&P500 che sfiora il 12% in solo quattro sedute, il più elevato dal 1974, e riparte nella settimana post pasquale in ribasso sulla preoccupazione dell’onda di trimestrali che arriveranno sul mercato dalla giornata di oggi.

S&P500 e Dow Jones perdono rispettivamente l’uno e l’1,4% mentre il Russell 2000 cede oltre tre punti percentuali. In calo anche il VIX del 3,3% a quota 41,20 punti.

Il Dow Jones è stato penalizzato dai timori per le trimestrali delle grandi banche americane che saranno pubblicate da oggi (JP Morgan e Wells Fargo) in avanti con l’indice di settore che ha lasciato sul terreno il 3,6%.

Sul listino tecnologico, Netflix (+7%) realizza il suo massimo da un anno e trascina con sé anche Amazon (+6,2%).

Petrolio in calo dell’1,5% a quota 22,4 dollari al barile che si aggiunge al crollo di oltre nove punti percentuali nella seduta precedente la festività pasquale. L’accordo raggiunto tra i produttori OPEC, Russia e Stati Uniti per il taglio della produzione di 10 milioni di barili al giorno non sembra essere sufficiente al momento a sostenere le quotazioni che potrebbero tornare pericolosamente vicine alla soglia dei 20 dollari.

Oro ancora ai massimi dal 2012 su timori per l’estendersi della crisi economica ed il continuo sostegno monetario da parte della Federal Reserve ai mercati finanziari.

Sul mercato obbligazionario il rendimento del Tbond sale di tre punti base allo 0,75%, mentre il dollaro si mantiene forte nei confronti della moneta unica a quota 1,091.