Il Cda di Ilpra ha approvato il bilancio dell’esercizio 2019, che ha evidenziato ricavi pari a 32 milioni, in crescita del 12,8% rispetto ai 28,4 milioni del 2018. L’incremento è attribuibile per circa 3,2 milioni al fatturato derivante dalle nuove acquisizioni.
I ricavi realizzati in Italia sono pari a 11,3 milioni (+52,7%) e rappresentano il 35,3% del totale (25% nel 2018), mentre i ricavi realizzati all’estero sono pari a 20,7 milioni (-0,9%) e rappresentano il 64,7% del totale (75% nel 2018).
A livello di gestione operativa, l’Ebitda è pari a 4,5 milioni, in calo del 18,2% dai 5,5 milioni dell’esercizio precedente, con il relativo margine al 14% (-550 punti base).
La diminuzione dell’Ebitda dipende dal diverso mix di fatturato, che vede un minor peso dei ricavi realizzati all’estero, dai maggiori costi per godimento beni di terzi, di servizi e del personale, e dai costi legati all’’IPO.
L’Ebit si è attestato a 2,7 milioni, in riduzione del 35,5% rispetto al 2018, dopo ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni per 1,8 milioni, in crescita rispetto al 2018 (1,3 milioni), per effetto principalmente dei maggiori investimenti effettuati.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto pari a 2,1 milioni, in calo del 26,5% rispetto ai 2,9 milioni del 2018, mentre l’utile netto di pertinenza del Gruppo è pari a 1,6 milioni (-34,3% rispetto ai 2,4 milioni del 2018), inferiore rispetto allo scorso esercizio per effetto principalmente delle acquisizioni effettuate nel corso dell’anno.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 è pari a 6,5 milioni, in miglioramento rispetto ai 9,5 milioni del 2018.
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