Chiusura contrastata per le borse europee, nel giorno in cui è cominciata la stagione delle trimestrali di Wall Street e con l’attenzione dei mercati sempre rivolta all’evolversi dell’epidemia e alle tempistiche su una possibile riapertura delle attività.
A Milano il Ftse Mib ha rallentato nel finale appesantito dai bancari, terminando le contrattazioni con un -0,4% a 17.558 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -1,2%, rispetto al -1,8% del corrispondente indice europeo.
In calo le quotazioni del greggio in scia ai timori che i tagli record all’offerta non siano sufficienti a controbilanciare il crollo della domanda per effetto dell’epidemia.
Nel weekend, l’Opec+ ha raggiunto un accordo su una riduzione della produzione di 9,7 milioni di barili al giorno a maggio e giugno, mentre ulteriori tagli da parte degli Stati Uniti e di altri paesi porteranno la diminuzione totale stimata a circa 19,5 milioni di barili.
Tra le big del comparto in rosso Eni (-1,5%) e Saipem (-1,3%). In ribasso anche Tenaris (-1,3%), dopo aver annunciato la decisione di di ristrutturare la propria operatività negli Stati Uniti con la chiusura temporanea di alcuni impianti.
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in calo Maire Tecnimont (-3,3%), dopo aver sospeso la distribuzione del dividendo e l’approvazione di un nuovo programma di buyback, e Saras (-2,8%).