Analisi tecnica – Hera: si conferma resiliente con base di accumulazione in area 3,20/3,15 euro

Dalla seconda metà di marzo le quotazioni della multi-utility bolognese stanno effettuando un ampio movimento laterale che ha come baricentro l’area compresa tra 3,20 e 3,15 euro. Un movimento che può essere interpretato come il tentativo, portato avanti dai corsi delle azioni Hera, di costruire una base di accumulazione necessaria per un ulteriore recupero.

 A questo scopo è necessario che le quotazioni dei titoli del gruppo presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano superino di slancio una prima resistenza statica posizionata a 3,27 euro, al di sopra della quale la successiva barriera da monitorare è individuabile a 3,32 euro. Nel caso di breakout di questo livello, i corsi delle azioni Hera potrebbero poi mettere rapidamente nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 3,37 euro, al di sopra del quale il successivo target è a quota 3,464 euro.

L’eventuale cedimento di un primo supporto statico posizionato a 3,126 euro, al contrario, potrebbe favorire una fisiologica discesa delle quotazioni dei titoli dell’ex-municipalizzata bolognese fino al successivo supporto statico, ma anche dinamico, individuabile a 3,06 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, il possibile deterioramento del quadro grafico di brevissimo termine, potrebbe poi proiettare i corsi delle azioni Hera verso i due obiettivi individuabili a 2,986 euro, il primo, e a 2,926 euro, il secondo.

La performance dei titoli Hera da inizio anno è pari a -18,1% (+22% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi degli 8 analisti rilevati dal sito della società è pari a 4,15 euro.

Prezzo di chiusura: 3,196 euro

 

+8,4% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 3,464 euro;

+5,4% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 3,37 euro;

+3,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 3,32 euro;

+2,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 3,27 euro;

-2,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 3,126 euro;

-4,3% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 3,06 euro;

-6,6% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,986 euro;

-8,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,926 euro.