Chiusura fortemente negativa per le principali piazze europee, appesantite anche dall’apertura in ribasso di Wall Street, mentre entra nel vivo la stagione delle trimestrali. A Piazza Affari il Ftse Mib ha concluso in calo del 4,8% a 16.719 punti.
Intanto, sia sul versante nazionale sia su quello internazionale, prevalgono, all’indomani delle previsioni disastrose del FMI, le incertezze relative all’impatto dell’epidemia di Covid 19 sull’economia ed alla reale efficacia delle misure poste in essere da governi e banche centrali per arginarne l’impatto.
Il Ftse Italia Servizi Finanziari ha terminato la seduta con un ribasso del 5,8%, facendo peggio del corrispondente indice europeo (-2,9%).
Le pesanti vendite che hanno interessato tutto il listino, hanno impattato anche sui titoli dell’asset management, incluse Azimut (-5,9%) e Banca Generali (-9%), che rallentano così la corsa dopo le ottime performance della scorsa ottava.
Per quanto riguarda il listino principale, Exor ha lasciato sul terreno il 6,5%. Male anche Nexi (-8%), Poste Italiane (-8,8%) e Banca Mediolanum (-8,3%).
Nel segmento delle Mid Cap, lettera su Illimity (-7,1%), DeA Capital (-4,4%) e doValue (-8,6%). Resiste invece Tamburi che chiude sulla parità.
Pesanti anche le Small Cap con Gequity che ha lasciato sul terreno il 7,4%. Invariata Conafi dopo che il Cda della società ha approvato i risultati 2019 facendo emergere una perdita di 2,7 milioni.
Infine, in netta controtendenza Lventure Group (+9,1%) e Mittel (+5,8%).