Nelle ultime due giornate borsistiche (compresa quella odierna), le quotazioni dei titoli del gruppo attivo principalmente nella raffinazione del petrolio hanno effettuato un bel rimbalzo sulla tenuta del supporto statico posto a 0,7795 euro. Una reazione, che si è spinta fino a 0,867 euro e che segue quella tentata, ma non andata a buon fine, tra la fine di marzo e le prime sedute di aprile, con massimo relativo intraday a 0,948 euro.
All’interno di un quadro neutrale nel breve periodo, l’attuale tentativo di rimbalzo dei corsi delle azioni Saras potrebbe consolidarsi in caso di superamento, confermato in chiusura di seduta, di una prima resistenza statica posizionata a 0,87 euro. In questo scenario positivo, le quotazioni dei titoli del gruppo presieduto da Massimo Moratti potrebbero poi tentare di allungare in direzione della successiva barriera individuabile a 0,895 euro. Nel caso di rottura al rialzo di questo livello, i corsi delle azioni Saras potrebbero così puntare con decisione verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 0,935 euro, con successivo target in corrispondenza della media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 0,972 euro.
Un primo segnale di stanchezza per le quotazioni dei titoli del gruppo milanese, al contrario, potrebbe arrivare dal cedimento di un primo supporto statico posizionato a 0,839 euro che, tuttavia, dovrà essere confermato dalla discesa sotto quota 0,82 euro. Il conseguente incremento della pressione dei venditori potrebbe proiettare i corsi delle azioni Saras verso gli obiettivi ribassisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 0,784 euro, il primo, e a 0,765 euro, il secondo.
La performance dei titoli Saras da inizio anno è pari a -39,5% (-15,2% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 9 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 1,34 euro, con un potenziale rialzista del 54,6 per cento.
Prezzo di chiusura: 0,867 euro
+12,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 0,972 euro;
+7,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 0,935 euro;
+3,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 0,895 euro;
+0,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 0,87 euro;
-3,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 0,839 euro;
-5,4% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 0,820 euro;
-9,6% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 0,784 euro;
-11,8% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 0,765 euro.