Commercio (+2,3%) – Denaro su Marr (+5,4%) nell’ottava

In un’ottava più breve per la presenza delle festività pasquali il settore commercio ha registrato un +2,3 per cento, sottoperformando il corrispondente europeo (+3,7%) ma facendo meglio del Ftse Mib (-3,2%).

Il tutto in un clima prevalentemente di cautela con gli operatori sempre intenti a valutare gli effetti economici dell’epidemia di coronavirus e le misure di sostegno messe in campo da governi e banche centrali.

Qualche segnale incoraggiante è tuttavia emerso in scia alla graduale riapertura delle attività e alle speranze di trovare un trattamento efficace contro il coronavirus.

Campari, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha guadagnato il 4,8 per cento.

Ha stipulato un contratto di finanziamento a termine con un pool di banche per massimi 750 milioni.

Inoltre ha annunciato l’avvio di una negoziazione esclusiva con la società francese Sarl Ficoma per l’acquisizione di Champagne Lallier.

Tra le mid si è distinta Marr (+5,4%) il cui azionista di maggioranza Cremonini, titolare del 50,4% del capitale, propone tra l’altro di sospendere la distribuzione dei dividendi a valere sul 2019 e di accantonare a riserve l’utile dell’esercizio 2019.

Tra le small ha fatto meglio ePrice (+10,3%).

Positiva Unieuro (+1,4%) il cui CdA ha deliberato la riduzione del 20% dei compensi dei consiglieri, per i mesi di aprile e maggio 2020. La società ha anche annunciato il posticipo ad un momento più idoneo della liquidazione della componente variabile dei compensi dei dirigenti e dipendenti di sede, degli area manager e dei direttori di negozio.

Bioera (+0,3%) ha annunciato i conti 2019. Numeri da cui sono emersi ricavi pari a 32,2 milioni (41,4 milioni nel 2018) e una perdita netta quasi raddoppiata a 7,9 milioni.

Vendite invece su Centrale del Latte d’Italia (-2%) il cui board ha approvato l’incorporazione di Centrale Del Latte della Toscana e Centrale del Latte Di Vicenza nella società stessa.

Infine si segnala che Confcommercio stima per il primo trimestre dell’anno in corso una riduzione dei consumi del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2019. Una dinamica determinata principalmente dal calo registrato a marzo (-31,7%).