Il gruppo non ha subito alcun blocco della produzione durante il periodo di lockdown grazie alla sua presenza nel settore farmaceutico. “Siamo sempre rimasti aperti. Abbiamo fatto grandi sacrifici ma l’impegno di tutti è stato fortissimo per servire il mercato mondiale della farmaceutica e dell’alimentare nell’emergenza”.
Lo ha dichiarato il Presidente e Ceo di Ima Alberto Vacchi in un’intervista alla stampa, aggiungendo che la produzione su larga scala di un potenziale vaccino contro il Covid-19 potrebbe rappresentare un ulteriore aumento della domanda per le linee farmaceutiche dell’azienda, business che ad oggi pesa per circa il 44% del fatturato totale del gruppo.
Vacchi ha inoltre sottolineato che l’entrata ordini rimane su buoni livelli e che la società non avrà grandi impatti, aumentando la capacità di operare a distanza. “La crisi attuale è stata un’occasione per accelerare sui sistemi di sorveglianza e manutenzione da remoto”.
Il Ceo ha poi confermato il focus strategico sull’M&A in parallelo alla crescita organica grazie a un track record di successo che ha visto la società investire dalla quotazione circa 600 milioni in nuove realtà, con l’obiettivo di diversificare per presidiare nuovi mercati e settori.
La fiducia nella strategia e nelle opportunità del gruppo sembrano essere confermate anche dal mercato, con il titolo a Piazza Affari che ha recuperato circa il 55% dai minimi toccati lo scorso 12 marzo tornando sui livelli precedenti allo scoppio della crisi sanitaria.