Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina l’ottava inclusa tra il 14 e il 17 aprile con un rosso del 3,4% e in direzione opposta all’omologo europeo (+1,7%), risentendo della significativa frenata del comparto bancario (-6,7%) e uniformandosi al Ftse Mib (-3,2%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui governi e banche centrali stanno ponendo in essere manovre per farvi fronte, anche se nel caso europeo resta ancora qualche frizione su come procedere.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi accertati (anche se gli ultimi dati sembrano segnalare una stabilizzazione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo varie stime a una pesante recessione. Il Governo sta tentando di fare fronte all’emergenza con misure straordinarie.
Il deciso stop del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management
Sul listino principale ben intonata Nexi (+4%), che ha sospeso la guidance a causa del Covid-19, ha collocato un bond convertibile ed è tornata al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie, mentre rallenta Exor (-2,4%), mossasi in scia all’andamento contrastato delle principali controllate quotate e che ha completato l’investimento in Via.
Tra le Mid Cap vendite su Banca Ifis (-3%), alle prese con l’implementazione del piano industriale e che ha presentato un’offerta vincolante per Farbanca, e su Cerved (-3,7%), mentre sale doValue (+5,4%), che ha visto modifiche nell’azionariato.
Tra le Small Cap male Banca Intermobiliare (-4,5%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.