Mercati – Europa in rosso con Milano a -1,7%, nuovo tonfo del greggio

Prosegue in calo la seduta delle borse continentali, in scia alla debolezza delle piazze asiatiche e dei futures di Wall Street, in un contesto ancora incerto a causa del coronavirus e all’indomani dello storico crollo del petrolio.

A Piazza Affari il Ftse Mib arretra dell’1,7% a 16.780 punti, in ribasso come il Dax di Francoforte (-2,3%), il Cac 40 di Parigi (-2,3%), il Ftse 100 di Londra (-1,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,5%). In flessione di circa l’1% i derivati su Dow Jones e S&P500 mentre limita la perdita il future sul Nasdaq a -0,3%, in attesa di una nuova ondata di trimestrali.

Restano sotto osservazione le quotazioni del greggio, dopo il calo shock di ieri del Wti sceso in territorio negativo fino a -37 dollari al barile.

In mattinata la più grande azienda mondiale indipendente di stoccaggio di petrolio ha affermato che lo spazio per gli operatori commerciali per immagazzinare carburanti grezzi e raffinati è quasi esaurito, a causa della rapida espansione provocata dall’emergenza Covid-19.

Dinamica che ha fatto precipitare il Wti di giugno a 15 dollari (-26,6%) e il Brent di pari scadenza a 19,5 dollari (-23,6%).

Intanto gli operatori continuano a monitorare i segnali di rallentamento della pandemia e i piani dei diversi Paesi per una cauta e graduale ripresa delle attività. Negli Stati Uniti il presidente Donald Trump firmerà un provvedimento per sospendere temporaneamente l’immigrazione, nel tentativo di contenere la diffusione dell’epidemia.

Ad alimentare ulteriormente l’incertezza sul fronte geopolitico contribuiscono le indiscrezioni della Cnn, che cita fonti dell’intelligence americana, secondo cui il leader nordcoreano Kim Jong Un potrebbe trovarsi in gravi condizioni di salute dopo un intervento.

Dall’agenda macroeconomica è emerso a sorpresa il miglioramento dell’indice Zew relativo alla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi, in ripresa a 28,2 punti ad aprile da -49,5 di marzo e rispetto a -42 punti attesi.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra leggermente a 1,084 mentre il cambio fra biglietto verde e yen scivola a 107,3.

Sull’obbligazionario i Btp sono poco mossi con il rendimento del decennale all’1,97% separato dal Bund da uno spread sostanzialmente stabile a 244 punti base. Cresce l’attesa per la riunione del Consiglio europeo di giovedì che verterà sulle misure di sostegno da adottare a livello comunitario per affrontare la crisi.

Intanto ha preso il via il collocamento dual tranche via sindacato di un nuovo Btp 5 anni con scadenza luglio 2025 e della riapertura del 30 anni settembre 2050 con cedola 2,45%, annunciato ieri dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Inoltre, il Governo italiano resta al lavoro sulla Fase 2 e in settimana comunicherà il piano di riaperture che partirà il 4 maggio.

A Piazza Affari, infine, si collocano in coda al Ftse Mib i petroliferi Eni (-4,7%) e Saipem (-4,5%) mentre viaggia in controtendenza Ferrari (+1,4%).