Mps – La crisi Covid potrebbe cambiare la strategia della banca

La crisi portata dalla diffusione del Covid 19 coglie Mps a metà del guado che doveva portare la banca, attualmente controllata al 68,2% dallo Stato, in mani private.

Un’operazione complessa che non era stata ancora definita in tutti i dettagli e presentava diverse incertezze. Il presupposto, infatti, era la cessione del pacchetto da 10 miliardi di Npl ad Amco. Passaggio per il quale era atteso il via libera da parte dell’Antitrust europeo che doveva stabilire che il prezzo pagato fosse congruo e non si palesassero aiuti di Stato.

Nonostante le interlocuzioni positive il via libera ufficiale da Bruxelles non è mai arrivato, ma nel frattempo la crisi del coronavirus a spazzato tutti i paletti che a livello europeo definivano in confini degli aiuti di stato e della presenza pubblica nel capitale delle aziende.

Un contesto che potrebbe rimettere in discussione il piano di uscita del Tesoro da Mps, previsto per il 2021 come corollario dell’autorizzazione alla ricapitalizzazione pubblica da parte della Commissione europea per il salvataggio della banca senese.

A far pensare a un cambio di rotta nella strategia del Ministero dell’economia per Mps vi sono anche altri due elementi. Il primo è relativo all’effetto della crisi sui potenziali acquirenti di Mps.

Già prima della diffusione della pandemia, nonostante i rumor che indicavano in Ubi e Banco Bpm due dei potenziali pretendenti, non era arrivata alcuna avance formale o conferma delle indiscrezioni da parte dei soggetti interessati.

Ma ora, con la crisi del Coronavirus, le banche saranno molto più concentrate nel gestire la situazione e le difficoltà che le aziende potrebbero avere portando a una nuova ondata di sofferenze che coglie le banche meglio preparate del passato ma dovrà essere gestita.

A questo si aggiunge la volontà politica di creare una Banca pubblica degli investimenti che potrebbe svolgere un ruolo anche nella gestione della crisi Covid 19. Ruolo che potrebbe essere svolto da Mps. Secondo quanto riportato da il Sole24ore una norma prevista nel decreto per il salvataggio della Popolare di Bari potrebbe aprire questa strada considerato anche il sostegno politico del movimento Cinquestelle.

La nuova strategia dovrà essere definita dal nuovo amministratore delegato della banca, Guido Bastianini, che sarà nominato dall’assemblea del 18 maggio e prenderà le redini del gruppo al posto dell’uscente Marco Morelli.