Crollo storico ieri delle quotazioni del greggio con un futures sul petrolio, il contratto del Wti con consegna a maggio, che per la prima volta è sceso in territorio negativo precipitando fino a -37 dollari, salvo poi recuperare stamane circa il 100% riportandosi sopra lo zero.
Il tonfo shock avvenuto ieri è riconducibile anche a una motivazione tecnica, ossia la scadenza del contratto oggi. Il sell-off è scattato però anche sulla scadenza di giugno, con volumi di scambio superiori di circa 70 volte, che ha perso ieri circa il 18% mantenendosi poco sopra quota 20 dollari.
Lo spread tra i due contratti riflette le crescenti paure dei traders riguardanti le difficoltà di stoccaggio del petrolio fisico nel breve termine a causa della sospensione delle attività delle raffinerie.
La recete impennata delle scorte ha infatti creato un problema di immagazzinamento nei depositi, con la capacità di stoccaggio ormai arrivata al limite.
Il fenomeno ha ulteriormente evidenziato l’impatto dell’epidemia di coronavirus e delle conseguenti misure di lockdown sulla domanda e sui consumi di petrolio, in un mercato già in una situazione di eccesso di offerta prima della crisi.
