“La cosiddetta Fase 2 che è allo studio da parte delle autorità di tutto il mondo e in particolare in Italia sta accelerando il dibattito e gli investimenti sulla micro-mobilità elettrica soprattutto nelle grandi città, dove potrebbe giocare un ruolo strategico negli spostamenti perché consentirebbe maggiore distanziamento sociale rispetto ai mezzi pubblici e maggiore sostenibilità ambientale rispetto ai mezzi privati a scoppio”.
Lo ha dichiarato Gian Franco Nanni, Amministratore delegato di Askoll Eva, commentando l’attuale difficile situazione influenzata dall’epidemia di coronavirus, con la fine del lockdown prevista nelle prossime settimane che potrebbe offrire una nuova spinta al settore della mobilità elettrica.
“Stiamo osservando che le grandi città come Milano, Roma, Bologna e Torino si stanno muovendo in questa direzione iniziando a tracciare piani di incentivazione per gli spostamenti a piedi, in bici e per sfruttare anche al massimo tutti i sistemi di sharing”.
“Un ulteriore segnale positivo che ci porta a considerare la trazione elettrica come una più che valida alternativa per la mobilità post Covid-19 giunge dagli imminenti decreti attuativi del Decreto Clima che consentiranno di elargire un bonus di 1.500 euro per la rottamazione di auto fino a Euro3 e 500 euro per un vecchio ciclomotore, per acquistare abbonamenti, e-bike e servizi di sharing mobility” sottolinea Nanni.
“Siamo coinvolti in prima linea in questa grande rivoluzione e stiamo già riorganizzando la produzione per cercare di farci trovare pronti alla riapertura delle attività e soprattutto a un eventuale aumento della domanda di e-bike ed e-scooter”.
Askoll EVA è leader nel mercato italiano della mobilità sostenibile e tra i pochi in Europa ad avere un’esperienza a 360 gradi nella progettazione e realizzazioni di mezzi di trasporto elettrici.
Come afferma l’Ad, infatti, “siamo in grado di coprire l’intera catena del valore di questo comparto e per questo siamo convinti di poter giocare un ruolo da protagonista quando il mercato lo richiederà, sia in Italia sia negli altri Paesi dove operiamo o dove sbarcheremo”.
Il management resta quindi fiducioso sulle opportunità di sviluppo futuro, anche se le prospettive di breve periodo restano incerte alla luce dell’emergenza che sta colpendo inevitabilmente le aziende nei diversi settori.
Banca Finnat ha rivisto al ribasso le stime su Askoll Eva per il periodo 2020-2024, al fine di tener conto dell’attuale situazione congiunturale. Il giudizio sul titolo è stato rivisto da ‘buy’ a ‘hold’ e il target price da 2,1 a 1,39 euro, sostanzialmente in linea alle quotazioni attuali.
La banca ritiene che il lockdown e le sue conseguenze economiche peseranno sui ricavi e sulla redditività della società, dimezzando le previsioni sul fatturato per quest’anno e stimando il raggiungimento del break even a livello di Ebitda nel 2022.
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