Stm – La business unit AMS traina i risultati nel 1Q 2020, prevede ricavi in calo nel 2Q20

Nel primo trimestre dell’esercizio 2020 STM ha riportato ricavi netti pari a 2,23 miliardi di dollari (+7,5% a/a), inferiori del 5% alle attese del management a causa dell’impatto del Covid-19. L’Ebit si è attestato a 231 milioni (+9,5% a/a) e l’utile netto a 192 milioni (+7,9% a/a). Al 31 marzo 2020 la posizione finanziaria netta è negativa per 14 milioni. Per il 2Q prevede ricavi netti a 2,0 miliardi di dollari e margine lordo al 34,6%. Il supervisory board propone di ridurre il dividendo 2019 da 0,24 a 0,168 dollari per azione e chiederà l’autorizzazione a considerare, a settembre, la possibilità di incrementarlo fino a 0,24 dollari.

Nel primo trimestre del 2020 il fatturato di STM è cresciuto a 2,23 miliardi di dollari, rispetto a 2,08 miliardi del pari periodo del 2019 (+7,5%), principalmente grazie all’andamento del settore Analog, MEMS and Sensors Group (AMS) i cui ricavi sono aumentati su base annua del 54,3% a 852 milioni.

Le vendite del segmento Microcontrollers and Digital ICs Group (MDG) sono cresciute dell’1% a 623 milioni mentre la divisione Automotive and Discrete Group (ADG) ha registrato un calo del 16,6% a 753 milioni.

Su base sequenziale, invece, i ricavi netti del primo trimestre sono diminuiti del 19%, circa il 5% al di sotto del valore intermedio della guidance, in quanto l’epidemia di COVID-19 e le conseguenti misure di contenimento adottate dai governi di tutto il mondo hanno portato difficoltà nelle attività manifatturiere e nella logistica. Tutti i gruppi di prodotto hanno fatto segnare una flessione dei ricavi su base sequenziale.

Come tipologia di clienti gli OEM (Original Equipment Manufacturer) hanno rappresentato il 75% (69% nel 1Q 2019) mentre la Distribuzione ha inciso per il restante 25% (31% nel 1Q 2019). Nel confronto anno su anno, le vendite a OEM sono progredite del 16,8%, mentre la Distribuzione ha fatto segnare una flessione del 13,3 per cento.

Proseguendo con l’analisi del conto economico, l’incremento dei ricavi si è parzialmente riflesso sul Mol, in crescita da 818 a 846 milioni (+3,4% a/a). Il margine lordo si fissa al 37,9% (10 punti base sotto il valore intermedio della guidance), pari a un calo di 150 punti base anno su anno dovuto principalmente alla pressione sui prezzi e agli oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva, che comprendono le restrizioni relative alla forza lavoro correlate al COVID-19.

In progresso del 9,5% l’Ebit, da 211 milioni a 231 milioni (consensus 235,6 milioni), con un margine sui ricavi netti sostanzialmente stabile al 10,4%.

Più in dettaglio l’aumento dell’Ebit è completamente attribuibile alle performance del segmento AMS, il cui reddito operativo è pressoché quadruplicato a 177 milioni, mentre ADG e MDG hanno riportato una diminuzione rispettivamente del 75,8% a 23 milioni e del 14,5% a 71 milioni.

Infine, l’utile netto di competenza dei soci ha registrato una crescita del 7,9%, da 179 a 192 milioni (consensus utile netto 199,5 milioni).

Da un punto di vista patrimoniale i mezzi propri passano dai 7,11 miliardi del 31 dicembre 2019 ai 7,21 miliardi del 31 marzo 2020, mentre la posizione finanziaria netta (al netto di liquidità vincolata e titoli negoziabili) risulta negativa per 14 milioni, in peggioramento di 539 milioni.

Il rapporto total asset / patrimonio netto a fine periodo è stabile a 1,7x.

La liquidità netta derivante dalle attività operative è stata pari a 399 milioni mentre gli investimenti hanno assorbito cassa per 821 milioni.

La guidance della Società per il secondo trimestre del 2020, ai valori intermedi, prevede ricavi netti per 2,0 miliardi di dollari (consensus 1,98 miliardi), pari a una diminuzione del 10,3% su base sequenziale, più o meno 350 punti base (-8% circa su base annua).

Il margine lordo è atteso intorno al 34,6%, più o meno 200 punti base (consensus 34,85%). Questa previsione si basa su un tasso di cambio presunto effettivo di un cambio euro/dollaro a 1,11 per il secondo trimestre 2020 e include l’impatto dei contratti di hedging in essere.

La Società ha ridotto le spese in conto capitale per il 2020 a un valore compreso tra 1,0 e 1,2 miliardi di dollari da 1,5 miliardi di dollari.

“Guideremo l’attività della Società in base ad un piano di ricavi per l’esercizio 2020 compresi tra 8,8 e 9,5 miliardi di dollari” ha dichiarato il Ceo di Stm, Jean-Marc Chery. “La nostra pianificazione prevede una crescita nel secondo semestre rispetto ai primi sei mesi dell’anno tra 340 milioni e 1,04 miliardi di dollari”.

Il Consiglio di Sorveglianza propone una riduzione del dividendo 2019 da 0,24 a 0,168 dollari per azione, con l’autorizzazione a considerare, durante il mese di settembre 2020, l’aumento di tale dividendo fino ad un massimo di 0,24 dollari per azione. La delibera per il dividendo aggiornata sarà proposta all’assemblea annuale, posticipata al 17 giugno 2020.