Nel primo trimestre 2020 il gruppo Moncler ha registrato ricavi pari a 310,1 milioni, in calo del 18,4% a cambi costanti (-18,1% a cambi correnti) ma superiori dell’1,3% rispetto ai 306 milioni del consensus.
Dalla ripartizione per area geografica emerge una contrazione a doppia cifra in quasi tutti i mercati di riferimento del gruppo, con i ricavi dell’Asia e del resto del mondo, che pesano per il 42,8% del giro d’affari complessivo, scesi del 22,9% a 132,7 milioni (-22,5% a cambi correnti), con la Cina che, da fine gennaio e per tutto febbraio, è stata significativamente colpita dalle misure di contenimento del virus, evidenziando solo a marzo alcuni segnali di ripresa. Hong Kong ha continuato a registrare risultati molto negativi. Giappone e Corea hanno sovraperformato il resto della regione.
Andamento negativo anche in area EMEA (escl. Italia), che ha inciso per il 32,6% sul fatturato totale, con vendite diminuite del 6,5% (-6,4% a cambi correnti) a 101,2 milioni, con una performance che, seppur negativa sia nel retail sia nel wholesale, è stata più contenuta rispetto ad mercati. La Germania e il Medio-Oriente hanno sovraperformato l’area.
I ricavi in Italia sono diminuiti del 24,5% a 34,5 milioni.
Diminuiscono del 23% a 41,7 milioni le vendite realizzate nelle Americhe (-22,1% a cambi correnti), a causa di una marcata riduzione del traffico e delle misure di contenimento adottate dai Governi.
A livello di canale distributivo il retail, che ha pesato sul fatturato per il 76,2 per cento, ha conseguito ricavi calati del 19,4% (-18,9% a cambi correnti) a 236,3 milioni.
Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a 73,8 milioni, scesi del 15,1% (-15,3% a cambi correnti).
A fine marzo 2020, la rete di negozi monomarca Moncler contava 213 punti vendita diretti (DOS) e 64 punti vendita wholesale (shop-in-shop), rispettivamente in aumento di 4 unità e in linea rispetto a fine 2019.
Il Cda, ritenendo che il perdurare dell’emergenza Covid-19 richieda l’adozione, anche in tema di dividendi, un approccio prudenziale a tutela della solidità patrimoniale del gruppo, ha revocato la proposta di distribuzione di una cedola a valere sul 2019 di 0,55 euro e proporrà all’assemblea, convocata per il prossimo 11 giugno, di riportare l’utile a nuovo.