Saipem – Risultati 1Q20 in calo, ma struttura finanziaria forte per affrontare il deterioramento del mercato

Saipem ha chiuso il primo trimestre 2020 con risultati operativi solidi nonostante il deterioramento del contesto di mercato a causa dell’emergenza Covid-19, grazie al rafforzamento finanziario e patrimoniale realizzato negli ultimi anni, al riposizionamento del business verso la transizione energetica, alla dimensione e diversificazione del portafoglio ordini, alla adeguatezza degli asset che assicurano una solida base per affrontare le complessità attese nel 2020 e all’avvio di un adeguato programma di contenimento dei costi.

I ricavi sono aumentati dello 0,7% a 2.172 milioni, con l’incremento dei volumi registrato nella divisione Engineering & Construction Onshore (+12,5% a 1.089 milioni) compensato dalla riduzione registrata nella divisione Engineering & Construction Offshore (-9,6% a 826 milioni).

L’Ebitda adjusted è diminuito del 12,4%% a 240 milioni con un’incidenza sul fatturato salita al’11% (-170 basis point), penalizzato dalla perdita di efficienza operativa nelle divisioni Engineering & Construction Offshore e Drilling Onshore.

L’Ebit adjusted, invece, ha segnato un -34,1% a 83 milioni, con un margine sceso al 3,8% (-200 basis point).

Il trimestre si è chiuso con una perdita netta adjusted pari a 9 milioni, rispetto all’utile di 29 milioni del 1Q 2019 complice anche il peggioramento del saldo della gestione finanziaria e delle partecipazioni per 10 milioni, a cui si contrappone il miglioramento della gestione fiscale nonché del risultato di terzi per 15 milioni.

Il risultato netto registra una perdita di 269 milioni (utile di 21 milioni nel primo trimestre del 2019) e sconta rispetto al risultato netto adjusted svalutazioni di immobilizzazioni materiali della divisione Drilling Offshore per 260 milioni derivanti quasi interamente dal test di impairment.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto post IFRS 16 è aumentato a 1.222 milioni (632 milioni escludendo l’impatto dell’IFRS 16) da 1.082 milioni al 31 dicembre 2019, dopo investimenti tecnici per 59 milioni.

Gli ordini acquisiti nel trimestre ammontano a 917 milioni, rispetto ai 2.517 milioni del pari periodo 2019. Il portafoglio ordini al 31 marzo 2020 ammonta a 19.898 milioni (5.286 milioni nell’Engineering & Construction Offshore, 12.319 milioni nell’Engineering & Construction Onshore, 614 milioni nel Drilling Offshore e 1.679 milioni nel Drilling Onshore).

Il portafoglio ordini comprensivo di società non consolidate ammonta a 23.390.

Infine, le condizioni di incertezza e la volatilità hanno determinato la decisione di ritirare la guidance per il 2020, come comunicato il 15 aprile scorso. Il quadro tuttora molto instabile non consente di formulare una nuova guidance.

L’amministratore delegato di Saipem, Stefano Cao, ha commentato: “La strategia di radicale trasformazione aziendale attuata negli scorsi anni ha consentito a Saipem di raggiungere una struttura economico-finanziaria forte, asset solidi e nessuna significativa esposizione debitoria in scadenza nel breve termine. Abbiamo raggiunto una posizione privilegiata in termini competitivi avendo deciso, da tempo, di accompagnare la transizione energetica con competenze e dotazioni tecnologiche innovative. La resilienza, la flessibilità e adattabilità dimostrate nel tempo permettono la gestione dell’operatività dei nostri cantieri e dei nostri mezzi nel massimo rispetto della salute e della sicurezza delle persone e consentono di affrontare con determinazione il deteriorato contesto economico generale”.