Assogestioni – Raccolta netta negativa per 13,7 mld da inizio anno, patrimonio gestito a 2.143 mld

Il comparto del risparmio gestito, a marzo, ha registrato riscatti netti per 8,7 miliardi (-597 milioni nello stesso mese del 2019), soprattutto a causa dei deflussi netti delle gestioni collettive. In rosso quasi tutti i segmenti, a partire da obbligazionari (-8,6 miliardi) e azionari (-4,1 miliardi), mentre si sono mossi in controtendenza i monetari (+6,2 miliardi). Il totale della raccolta netta da inizio anno è negativo per 13,7 miliardi. Il patrimonio gestito si fissa a 2.143 miliardi.

Il settore dell’asset management, a marzo, ha registrato flussi netti negativi per 8,7 miliardi (-597 milioni nel mese di confronto).

Flusso che ha portato il totale da inizio 2020 in rosso per 13,7 miliardi (il dato risente di un’operazione infragruppo da 3 miliardi da parte del gruppo Credem), mentre nei primi tre mesi del 2019 la raccolta netta è stata positiva per 54,1 miliardi (che però incorporava un’operazione straordinaria da 53 miliardi del gruppo Poste Italiane).

L’andamento ha risentito della raccolta netta negativa di 10,5 miliardi delle gestioni collettive (-708 milioni a marzo 2019), solo in minima parte compensata dai flussi netti positivi per 1,8 miliardi delle gestioni di portafoglio (+111 milioni nel mese di confronto).

All’interno delle gestioni collettive, i fondi aperti hanno evidenziato riscatti netti per 10,8 miliardi (flussi netti negativi per 620 milioni a marzo 2019), mentre i fondi chiusi hanno visto prevalere le sottoscrizioni nette per 282 milioni (-88 milioni nello stesso mese del 2019).

Passando alle componenti delle gestioni di portafoglio, si osserva che quella riferita al segmento istituzionale ha registrato flussi netti positivi per 2,6 miliardi (+760 milioni a marzo 2019), mentre le gestioni retail hanno registrato una raccolta netta negativa di 742 milioni (-649 milioni nel mese di confronto).

Da inizio 2020 le gestioni collettive hanno evidenziato riscatti netti per 13,7 miliardi (-1,4 miliardi nel periodo di confronto), al cui interno i fondi aperti hanno riportato deflussi netti per 14,6 miliardi (-1,7 miliardi nello stesso periodo del 2019) e quelli chiusi sottoscrizioni nette per 910 milioni (+234 milioni nel primo trimestre 2019).

Nei primi tre mesi del 2020 le gestioni di portafoglio hanno registrato flussi netti negativi per 30 milioni (+55,6 miliardi nel periodo di confronto; entrambi i periodi influenzati da suddetti effetti one-off), al cui interno le gestioni retail hanno riportato sottoscrizioni nette per 175 milioni (-72,8% su base annua) e quelle istituzionali riscatti netti per 205 milioni (+55 miliardi nel primo trimestre 2019, entrambi i periodi sono impattati da suddette operazioni infragruppo).

A fine marzo, il patrimonio gestito totale si fissa a 2.143 miliardi, risentendo dell’andamento negativo della raccolta e dei mercati.

All’interno dei fondi comuni d’investimento, quasi tutte le classi di investimento hanno registrato significativi deflussi netti a causa dei timori causati dal diffondersi dell’epidemia Covid-19, in primis i fondi obbligazionari (-8,6 miliardi) e azionari (-4,1 miliardi), seguiti da flessibili (-3,2 miliardi) e bilanciati (-1,1 miliardi).

In controtendenza i fondi monetari (+6,2 miliardi), per effetto delle esigenze di liquidità da parte dei sottoscrittori.