Azimut – Il mercato apprezza la strategia di Giuliani (+1,7%)

Titoli Azimut in rialzo in controtendenza a piazza Affari. Attorno alle ore 12.30 le azioni della società del risparmio gestito presieduta da Pietro Giuliani guadagnano l’1,7% a 13,78 euro, contro un calo dello 0,2% dell’indice dei servizi finanziari.

Il mercato ha apprezzato la strategia della società che ha deciso di non rinunciare al pagamento del dividendo, nonostante la pandemia Covid-19 e di puntare su un buy back da parte della fiduciaria Timone che riunisce manager, consulenti e dipendenti della società.

L’assemblea di ieri ha infatti approvato la distribuzione di un dividendo ordinario di 1 euro per azione, che corrisponde a un dividend yield del 7% ai prezzi attuali, con pagamento interamente per cassa a partire dal 20 maggio 2020.

Il gruppo Azimut, d’altronde, non avendo una licenza bancaria non è soggetto alle limitazioni poste dalla Bce su pagamento cedole e buy back ed è forte di un bilancio 2019 che presenta utili record. L’utile netto della società è stato pari 209,1 milioni (186,3 milioni nel 2018), mentre a livello consolidato ha raggiunto i 370 milioni (122,1 milioni nel 2018).

Altro punto approvato dall’assemblea che è piaciuto al mercato è il buy back, che riguarda l’acquisto, anche in più tranche, fino ad un massimo di azioni proprie pari al al 9,77% del capitale, tenendo conto anche del 3,5% di azioni proprie già in portafoglio.

L’assemblea ha inoltre approvato il meccanismo di whitewash, che esime l’azionista di relativa maggioranza dall’obbligo di Opa totalitaria nel caso il superamento delle soglie rilevanti (25%) consegua ad acquisti di azioni proprie.

“L’assemblea ci ha permesso di essere tra i primi in Italia ad aver mutuato il meccanismo del whitewash, diffuso nei mercati più evoluti come quello americano, che consentirà di attuare il programma di buy-back senza far scattare l’obbligo di Opa totalitaria da parte di Timone nel caso di superamento della soglia rilevante posta al 25%. La nostra volontà è decisa a puntare a 300 milioni di utile netto a fine 2020”, ha commentato ieri Giuliani.